THE MEYEROWITZ STORIES

Emiliano Dal Toso

Nonostante alcuni passi falsi per eccesso di verbosità, il decimo lungometraggio di Noah Baumbach conferma il talento del regista nel ritrarre l'universo obliquo di una famiglia disfunzionale, tra relazioni irrisolte e la continua necessità di aprirsi al cambiamento.

ELLA & JOHN –
THE LEISURE SEEKER

Mario Blaconà

Nel primo film americano di Paolo Virzì una narrazione troppo spesso stagnante non vanifica la riflessione malinconica e rispettosa sulla vecchiaia come traguardo e baratro della memoria.

LOVELESS

Edoardo Peretti

Il film di Andrey Zvyagintsev, Gran Premio della Giuria all’ultimo festival di Cannes, è una dura ricognizione su una società al grado zero d'umanità, affrontata con le tensioni di una regia che trascende l’immediatezza del naturalismo.

LA CONVOCAZIONE

Marco Longo

Scegliendo una rigorosa unità di luogo, spazio e azione, il secondo documentario di Enrico Maisto esplora il tema della giustizia come inedito oggetto relazionale, che dischiude la dialettica tra individuo e collettività.

DIRECTIONS

Erasmo De Meo

Presentato a Cannes, il film di Stephan Komandarev si impone come un ottimo esempio di cinema insieme teso e morale, caotico eppure riflessivo, dove le scelte di regia associano all’unità di luogo una molteplicità di livelli narrativi capaci di raccontare un intero paese.

TRE MANIFESTI
A EBBING, MISSOURI

Simone Spoladori

Tra i migliori titoli dell'ultimo concorso veneziano, il film di Martin McDonagh conferma il talento drammaturgico del suo autore e restituisce, in un disinvolto ma riuscito gioco combinatorio fra i generi, un piccolo paradigma provinciale degli Stati Uniti contemporanei.

CORPO E ANIMA

Claudio Panella

Con il suo film, Orso d'oro all'ultima Berlinale, Ildikó Enyedi torna alla regia e alle costanti del suo cinema: l'indagine psicologica di un'umanità di fronte a scelte esistenziali, nell'intreccio tra concretezza e magica spiritualità.

LA RUOTA
DELLE MERAVIGLIE

Francesco Grieco

Tra straniamento cinefilo della messinscena e realismo emotivo della recitazione, l'ultimo film di Woody Allen recupera i temi dei suoi migliori morality play e conferma lo sguardo di un cineasta da sempre fedele ai suoi modelli.

SUBURBICON

Edoardo Peretti

Nel nuovo film di George Clooney il cinismo antropologico dei fratelli Coen, autori della sceneggiatura, si unisce alla visione liberal e politicamente schierata del regista: il binomio funziona fino a quando il presupposto politico non stempera la carica satirica del racconto.

THE SQUARE

Marco Longo

Il film Palma d'Oro di Ruben Östlund è una divertita indagine sugli interstizi irrisolti della comunicazione contemporanea, una digressione a tavolino sul non detto che grava sulla realtà o sulla sua rappresentazione.