CANNES 70 ODE ALLA LUCE
Nella competizione principale non convince del tutto Hikari, poetico mélo di Naomi Kawase. Alla Semaine torna Yann Gonzalez con il corto Les Îles, colmo di riferimenti pop, pittorici e alla fotografia camp.
CANNES 70 IL FANTASMA DELLA BORGHESIA
In Happy End di Haneke un bellissimo angelo sterminatore veglia sulla dissoluzione della famiglia borghese. La stessa raccontata da un Lanthimos ormai di maniera. E alla Quinzaine arriva Leonardo Di Costanzo.
CANNES 70 CONTRO LA NOUVELLE VAGUE
Hazanavicius, in concorso con Le Redoutable, si fa burla di Godard. Per fortuna c'è Dumont: la sua infanzia di Giovanna D'Arco è la folgorazione del festival. E Lanzmann torna in Corea per un viaggio in prima persona.
CANNES 70 LA LOTTA E LA RICERCA
In competizione, 120 battements par minute di Robin Campillo si guadagna il titolo di film più politico del festival. Con Visages, villages Agnès Varda torna a Cannes fuori concorso, rinnovando insieme al fotografo JR il viaggio di un cinema assetato di umanità.
CANNES 70 LA LIBERTÀ È UNA TERRA AMARA
Nella Quinzaine des realizateurs, il ritorno di Philippe Garrel con L'amant d'un jour e la rivelazione di Jonas Carpignano: il suo A ciambra è, senza dubbio, il miglior film italiano in programma quest'anno.
CANNES 70 TRA ORIENTE E OCCIDENTE
La competizione di Cannes 70 si apre con il magnifico Nelyubov – Loveless di Andrey Zvyagintsev.
CANNES 70 LE AMBIGUITÀ DELL’UMANO
Alla Semaine de la critique, la cilena Marcela Said prosegue il proprio percorso nella fiction con maggior padronanza di mezzi espressivi e compiutezza di discorso rispetto al passato, raggiungendo con Los perros vertici di grande intensità.
CANNES 70 I FANTASMI DI DESPLECHIN
Les fantômes d'Ismaël di Arnaud Desplechin apre la 70° edizione del Festival di Cannes. Un film che tesse una ragnatela di rimandi interni alla filmografia del regista e nel quale, ancora una volta, arte e vita coesistono in un cinema dal respiro fluviale.
SELEZIONE INNATURALE
Nell’ambito del Sicilia Queer Filmfest 2017, che tributa un omaggio alla regista Claire Simon e le ha chiesto di condurre un workshop di un’intera settimana, l’occasione di (ri)vedere il suo ultimo lungometraggio, Le Concours.
LA DITTATURA DEL CUORE
Nei film di Alexis Langlois, presentati a Lovers Film Festival e al Sicilia Queer FilmFest, la confusione di generi determina un cosmo nuovo in cui coesistono i versi di François Villon e le emoticon di una chat, la depressione e la rabbia, le preoccupazioni e l’euforia, melodramma e commedia.