TORINO 35:
LA DANZA DELLA REALTÀ

Mario Blaconà

Tesnota, folgorante esordio del giovanissimo Kantemir Balagov, si serve di un realismo spietato per raccontare gli angoli nascosti di un’intimità: una rivelazione che si dischiude agli occhi dello spettatore, una corsa disperata verso un amore immobile e sfuggente allo stesso tempo.

TORINO 35:
MEMORIE DAL
SOTTOSUOLO

Lara Casirati

Rey, opera seconda del cileno-americano Niles Atallah, riporta alla luce una vicenda altrimenti relegata ai margini della Storia, praticando un cinema che celebra la tortuosità del reale e la fantasmagoria del racconto.

TORINO 35:
SGUARDO SU UNA
TERRA CONTESA

Alberto Diana

La relazione dell'uomo con la propria terra e la maniera in cui questi costruisce il paesaggio sembrano essere il centro di Braguino, ultimo lavoro di Clément Cogitore: nello scenario di conflitto post-tribale che il film esplora, il giovane regista accetta di assumere la posizione di osservatore e "ospite", con sguardo attento al mondo dei bambini.

BERLINALE 68:
IL TEMPO,
DESIDERIO E TERRORE

Daniela Persico

Con My Brother's Name is Robert and He is an Idiot, presentato in concorso alla Berlinale, Philip Gröning si propone di far vivere appieno la durata della narrazione, rielaborando una riflessione filosofica sul tempo che si riflette nel racconto metaforico della transizione tra adolescenza e vita adulta, vissuta attraverso i turbamenti di una coppia di gemelli.

BERLINALE 68:
UNA RABBIA INDISPONENTE

Clio Nicastro

Vincitore tra infinite polemiche dell'Orso d'oro all'ultima Berlinale, Touch me not di Adina Pintilie mostra sottotraccia i processi di una rabbia inespressa e indecifrabile, tra le pulsioni del desiderio, le difese erette a contrastarle, e il valore euristico del rischio che ogni incontro, pur nella sua provvisorietà, porta con sé.

BERLINALE 68:
IL ROMANZO
DI SERGEJ

Claudio Panella

Alexey German Jr. ricostruisce in Dovlatov sei giorni della vita dello scrittore russo nella Leningrado d’inizio anni Settanta, realizzando il ritratto di un’artista da giovane che non riesce a esordire ma anche un film corale e generazionale.

BERLINALE 68:
QUANDO IL META
È META

Elisa Cuter

Con Madeline's Madeline, presentato alla Berlinale Forum, e Flames, in coregia con Zefrey Throwell, Josephine Decker si conferma tra gli autori più promettenti del momento nella riflessione sui rapporti di mediazione tra realtà e finzione.

BERLINALE 68:
FORUM

Filmidee

Avanguardia, ricerca, sperimentazioni, opere di spiccata risonanza politica: alcuni tra i titoli più significativi del 2018 dall'International Forum of New Cinema, in breve Forum, la sezione più audace e pionieristica della Berlinale.

CINEMA
DELL’IRREALE

Alessandro Stellino

Sotto la direzione di Andréa Picard, la programmazione del Cinéma du Réel (Parigi, 23 marzo-1 aprile) si è spalancata a contaminazioni e sperimentazioni, dichiarando i nuovi sconfinamenti di campo dell'arte documentaria.

LOVERS 2018:
QUELL’OSCURO OGGETTO
DEL DESIDERIO

Mario Blaconà

Con i quattro cortometraggi presentati al Lovers Film Festival, quasi tutti inediti in Italia, il cinema di Bertrand Mandico rivela una ricerca rabbiosa che si alimenta grazie all’endemica imperfezione dell’essere umano, e che trova nella sua finitezza tutto il proprio compimento.