MFF 24: TECHNOBOSS
Da Locarno al Milano Film Festival, l'ultimo film di João Nicolau porta avanti il discorso dell'autore portoghese, tra spiazzamenti e surreale ironia, aprendosi alle contagiose contraddizioni del proprio protagonista.
MFF 24: HAM ON RYE
In Concorso al Milano Film Festival a pochi mesi dalla presentazione locarnese, il film di Tyler Taormina affronta e destruttura l'immaginario del coming-of-age movie, per offrirne una nuova elaborazione che non tace le ombre di un'età destinata presto a perdersi.
VENEZIA 76: ATLANTIS
Complesso e commovente itinerario formale sullo sfondo di una distopia post-bellica, Atlantis di Valentyn Vasyanovych è una meditazione sulla riappropriazione del senso e dello sguardo dell'uomo sulla vita.
VENEZIA 76: ABOUT ENDLESSNESS
Roy Andersson torna alla Mostra del Cinema con un film che riprende il dispositivo estetico delle sue opere precedenti, per ribadire l'indagine sull'incomunicabilità umana e l'impossibilità di liberarsene.
VENEZIA 76: MARTIN EDEN
Con la trasposizione cinematografica del romanzo di Jack London, Pietro Marcello realizza uno dei film più importanti del cinema italiano degli ultimi anni e si candida a un posto nel palmares di questa edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
VENEZIA 76: JOKER
Sorprendente per messinscena e modelli di riferimento - tra tutti, Martin Scorsese - Joker di Todd Phillips scuote il concorso con la follia sovversiva del suo personaggio, in dialogo con i fantasmi della contemporaneità.
VENEZIA 76: THE LAUNDROMAT
Steven Soderbergh torna alla carica con un film sovversivo e farsesco, che racconta lo scandalo dei Panama Papers costruendo un sofisticato catalogo di finzioni che però apre gli occhi sul reale.
VENEZIA 76: EMA
Con Ema, Pablo Larraín partecipa di una specifica tendenza del cinema contemporaneo, fatta di film configurati come aule processuali all’interno dei quali tanto i personaggi quanto gli spettatori vengono chiamati al banco senza poter testimoniare, ma solo per essere accusati.
VENEZIA 76: J’ACCUSE
Acuto e spietato, Polanski confeziona un film classico di altissimo livello: pacato nella ricostruzione storica, fantasmatico nel descrivere le pieghe del sistema, lucido e vibrante nella parte finale. Contemporaneo nel mettere in guardia contro gli abusi del potere.
VENEZIA 76: AD ASTRA
Cinematograficamente stupefacente, Ad Astra è il film che dimostra una volta per tutte le qualità registiche di Gray, andando a comporre con Civiltà perduta un dittico di grande ambizione sui figli alla ricerca dei sogni paterni, uno oltre i confini del mondo, l’altro oltre quelli dello spazio