INDOCILI: BADABÒ
Il documentario di Stefano Cau racconta il mondo degli anziani relegati ai margini della società. Non si tratta però di una denuncia sociale, quanto di uno sguardo su uno scorcio di realtà attraverso una messa in scena anarchica e gioiosa, che mette da parte ogni costruzione forzatamente formale.
INDOCILI: UNA VOLTA ANCORA
Nel suo film Giulia Di Maggio riduce la presenza umana e affida il racconto quasi unicamente ai luoghi e agli oggetti che li riempiono, lasciando a chi guarda un senso di profondo affetto.
VISIONI DAL MONDO: NEI GIARDINI DELLA MENTE
Matteo Balsamo affronta il tema spesso stigmatizzato della malattia mentale, evitando pietismi e retorica, ma costruendo immagini estremamente cariche di valore esperienziale senza la velleità di offrire risposte definitive.
FRONTDOC 2022: NEL VORTICE DEL PRESENTE
Una ricognizione dell'ottimo programma di Frontdoc di Aosta, quest'anno alla sua undicesima edizione. Un progetto aperto al rinnovamento di prospettiva sulla realtà e sul cinema, partecipe dei cambiamenti che investono entrambi.
LOCARNO A MILANO:
MEDUSA DELUXE
Se la messa in scena è l’impalcatura e la narrazione è la struttura interna, Thomas Hardiman lascia questa struttura cava, dipingendo un thriller volutamente intriso di colpi di scena che non vanno da nessuna parte, e che creano sensazione nella coscienza di essere solo spettacolo.
LOCARNO A MILANO:
SEMRET
Nel film d'esordio di Caterina Mona la memoria assume una dimensione estremamente singolare, quasi capovolta, diventa un’ineludibile presenza, né positiva né negativa, che prima o poi viene a cercarci e a trascinarci fuori dall’oblio.
LOCARNO A MILANO:
ASTRAKAN
Ereditando la lezione di Rohmer e di Pialat e scagliandola nella contemporaneità, David Depesseville fonda il conflitto di Astrakan nel tentativo, volutamente fallito, di entrare nella coscienza del suo protagonista.
LOCARNO A MILANO: GIGI LA LEGGE
Presentato nel Concorso internazionale dove ha vinto il Premio speciale della giuria, l'ultimo film di Alessandro Comodin rilancia il suo cinema confermando la capacità di condensare, dietro a tocchi naïf, l'esplorazione del linguaggio e la forza del sentimento.
LOCARNO A MILANO: REGRA 34
Quanto il nostro bisogno di autodistruzione può mantenersi entro un confine sicuro? In Regra 34 Julia Murat si muove dentro questo paradosso, non cedendo mai a moralismi e non mettendo mai in discussione la capacità di ognuno di autodeterminarsi.
VENEZIA 79:
GLI ULTIMI GIORNI
DI UNA BIONDA
Una sorprendente analisi incrociata di Blonde e Gli ultimi giorni dell’umanità, capace di suggerire, nella compressa cornice festivaliera, una nuova presa di posizione contro sudditanze, pregiudizi deterministi e fallaci articolazioni tra centro e margini.