LOCARNO 72: FANTASIA E ATTESA
Film d'apertura in Piazza Grande, Magari di Ginevra Elkann esplora le ferite dell'infanzia di fronte alle scelte degli adulti, indebolendo gli imperativi del realismo per interpretare gli anni Novanta attraverso il punto di vista di chi allora era bambino. Tra finzione e biografia.
IL PARDO
ALLE PORTE
Al via la 72ª edizione del Locarno Film Festival, che sotto la direzione di Lili Hinstin rilancia la sua identità con un programma eclettico e ricco di sorprese: filmidee seguirà la manifestazione con recensioni e aggiornamenti quotidiani, testimoniando le scommesse di uno dei festival più coraggiosi e attenti alla contemporaneità.
IL MONDO IN UN’INQUADRATURA
Intervista a Claire Simon, ospite della retrospettiva che IsReal - Festival di Cinema del reale le ha dedicato selezionando alcuni dei suoi lavori più emblematici sulle tappe di crescita che scandiscono il rapporto tra i giovani e la società.
CANNES 72: PER AMORE DI OPHÉLIE
Mektoub, My Love: Intermezzo di Abdellatif Kechiche, in concorso a Cannes, spiazza e divide la critica. Ode alla bellezza di una delle protagoniste, è un film fiume, straripante ai limiti dell'eccesso, ambientato quasi esclusivamente all'interno di una discoteca.
CANNES 72: ARCHITETTURE SOCIALI
In concorso il geniale Parasite conferma Bong Joon-ho tra i più necessari indagatori del conflitto tra codice sociale e istinto primordiale; con The Halt, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs, Lav Diaz proietta nel futuro prossimo le tensioni e l’eterna violenza materica cui le Filippine sembrano condannate.
CANNES 72: C’ERA UNA VOLTA TARANTINO
In concorso con l'atteso Once Upon a Time in Hollywood, Quentin Tarantino mostra a Cannes un immaginario ormai affaticato e opaco: un’opera che non solo feticizza il cinema, ma comincia pericolosamente a feticizzare anche lo stile e le ossessioni del proprio regista.
CANNES 72: SIA LODE ORA AGLI UOMINI DI FAMA
Terrence Malick presenta in Concorso A Hidden Life, capolavoro che si colloca idealmente tra La sottile linea rossa e la rivoluzione stilistica di The Tree of Life, mentre in Un certain Regard è il turno di Oliver Laxe con l'incendiario O que arde.
CANNES 72: ALL’OMBRA DELLE FANCIULLE IN FIORE
Céline Sciamma arriva in concorso a Cannes con un'opera elegante e venata di rarefatto desiderio, mentre deludono gli attesi Robert Eggers e Gaspar Noé, il primo con l'horror psicologico The Lighthouse, il secondo con il mediometraggio Lux Æterna.
CANNES 72: LIBERTÉ, LA NUIT
Il geniale Albert Serra sconvolge Cannes con un'opera folle e irriverente, erotica e carnale come solo un autore della sua levatura poteva concepire. Assurdo che non sia stata inclusa in concorso, dove fa capolino Ken Loach, alle prese con la truffa delle start up.
CANNES 72:
LO SPIRITO
DELL’AMORE PERDUTO
Un realismo seducente segna l’esordio nella finzione dell’attrice e documentarista Mati Diop, in concorso con Atlantique. Sotto il segno dell'autofiction, Dolor y gloria di Almodóvar è un toccante atto di fede nell'arte e nella memoria.