RIPRENDERSI LA LUCE
Presentato fuori concorso al Festival di Venezia, Monte è il nuovo capitolo dell'utopia cinematografica di Amir Naderi: un film che cerca nella radicalità del gesto le ragioni della lotta e della sopravvivenza.
CINEMA A MISURA D’UOMO
Una conversazione con gli autori per indagare il processo di lavoro alla base di Spira Mirabilis: un film che interroga lo sguardo dello spettatore e lo invita a smarcarsi dall’idea del cinema come mero oggetto di consumo.
CANNES 69: UN PAESE IN QUATTRO MURA
Nel nuovo film di Cristi Puiu, in concorso a Cannes, lo spazio domestico e la famiglia riflettono una Romania non riconciliata con la propria Storia, in cui la farsa collettiva prevale sui sentimenti individuali.
ROTTERDAM 45: VARCANDO LA SOGLIA DEL CINEMA
I Racconti dell'orso, esordio di Samuele Sestieri e Olmo Amato, selezionato a Rotterdam dopo la prima al TFF, è un sorprendente viaggio di iniziazione al cinema, una felice anomalia nel panorama italiano.
SUL RING, MA COME UNA SQUADRA
Parliamo con Tommaso Bertani, produttore di Arianna e Il Solengo, dedito a un'idea di cinema che faccia a meno di sollecitazioni effimere legate all'attualità e non viva di surrogati dell'immaginario americano.
STEVE JOBS
Undicesimo lungometraggio per il cinema di Danny Boyle, Steve Jobs è soprattutto il settimo copione per il grande schermo di un instancabile sperimentatore entro i codici della drammaturgia classica: Aaron Sorkin.
TFF33: LO SGUARDO SELVATICO
Un'opera che spicca nel concorso del 33° Torino Film Festival: God Bless the Child di Robert Machoian e Rodrigo Ojeda-Beck, un film asciutto e selvaggio che segue l'andamento anarchico dell'infanzia.
THE WOLFPACK
La storia dei sette fratelli Angulo, confinati dalla nascita entro le mura domestiche, ha fatto il giro del mondo grazie a un documentario che è anche un elogio alla cinefilia come strumento di conoscenza del mondo.
SANGUE DEL MIO SANGUE
Con un'opera all'insegna della libertà e del gioco, Marco Bellocchio inneggia alle ragioni di chi insegue il desiderio e la vita: nella discontinuità che non siamo disposti ad ammettere risiede il senso di un cinema a venire.
YOUTH – LA GIOVINEZZA
Se un film può ancora mettere in discussione il proprio autore, a interrogare Sorrentino è il legame tra individuo e immaginario, la possibilità che l’uno ha di nutrire l’altro, fino all’eccesso della caricatura.