DIVISMO PUBERALE

Leonardo Strano

Una riflessione sul ruolo dei nuovi divi nelle mitologie cinematografiche contemporanee, dalle strategie espressive di Timothée Chalamet fino a Dune e agli universi sempre più serializzati di Hollywood.

70 E NON PIÙ SETTANTA

Emanuele Sacchi

Nell'epoca della fumetizzazione del blockbuster hollywoodiano, la necessità di raccontare il prima, il dopo e il durante spinge il mercato verso appendici sempre più artificiose e artificiali, finendo per annichilire la divagazione dello spettatore.

LA VITA SEGRETA DEGLI OGGETTI

Mark Rappaport

Proponiamo per la prima volta al pubblico italiano tre pezzi tratti da Rouge, rivista online edita tra il 2003 e il 2009, seminale nell'ambito della "nuova cinefilia". A cominciare da uno studio ironico e dettagliato sull'arte del riciclo scenografico a Hollywood.

TOO BIG,
TOO FAILED

Marco Grosoli, Gabriele Gimmelli

Un percorso anomalo nel cinema hollywoodiano degli anni Sessanta e Settanta, dalle prime crepe nello Studio System al “ritorno all'ordine” dei movie brats. Quando l'America dei sogni si tramutava nell'America degli incubi.

L’ARTE DELL’EMICRANIA

Marco Grosoli

Two Weeks in Another Town di Vincente Minnelli smaschera la chimera fondativa del fare produttivo e il mal di testa di chi, rifugiatosi a lungo nell'iperattività hollywoodiana, ora viene restituito alla dimensione dell'essere.

ULTIMI BAGLIORI
DI UN CREPUSCOLO

Mariella Lazzarin

Risposta muscolare alla crisi di Hollywood, Cleopatra di Mankiewicz rappresenta il massimo esempio della tarda fase del kolossal, destinato a collassare sotto il proprio peso, prima che arrivino i movie brats a spazzarlo via del tutto.

A PERDIFIATO,
DIETRO I TEMPI NUOVI

Gabriele Gimmelli

Enciclopedia fuori tempo massimo delle situazioni comiche, Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo di Stanley Kramer coincide con le inquietudini di un'epoca in trasformazione, che esige linguaggi nuovi.

DANCE ME
TO THE END
OF FILM

Alessandro Stellino

Mentre il cinema scivola lentamente ai margini dello scenario audiovisivo contemporaneo, i protagonisti di La La Land di Damien Chazelle si muovono a passo di danza tra le macerie di Hollywood. Dove un futuro diverso può solo essere ricordato.

IL DOLORE
IN CAMPO MEDIO

Marco Longo

Con Manchester by the Sea, premiato ai recenti Oscar, Kenneth Lonergan interroga lo spettatore sull’indicibilità del dolore e, con sapiente reticenza, difende il proprio racconto dalle tare serializzate dello storytelling americano.

IL SOLE
NELLA
SELVA OSCURA

Roberto Manassero

The Lost City of Z, l'ultimo film di James Gray, è velato da una nebbia soffocante, mortifera, come se uno spettro attraversasse le immagini in tutta la loro ampiezza e profondità: lo spettro del cinema di un tempo e l'aura perduta del suo fascino.