ADOLESCENTES
Sébastien Lifshitz riprende la vita quotidiana delle amiche Emma e Anaïs seguendole dai 13 ai 18 anni, e ribalta la narrativa tradizionale del coming of age lasciando che siano i volti e corpi delle due protagoniste a raccontare cosa voglia dire essere adolescenti oggi.
CITY HALL
Wiseman apre le porte del municipio di Boston, mostrando quanto sia ramificata l’amministrazione di una metropoli e rivelando allo stesso tempo un’utopia possibile ed esportabile su larga scala, in netta antitesi con l'America di Trump.
POPOLI 61: IL TEMPO LUNGO DEL CINEMA
Le Fils de l’épicière, le Maire, le Village et le Monde di Claire Simon documenta l'avventura culturale che dal villaggio di Lussas ha generato la piattaforma Tënk; Eskere di Alessandro Abba Legnazzi testimonia la vita interiore di quattro adolescenti native digitali; Bring Down the Walls di Phil Collins documenta la nascita della house music in risposta alle storture del sistema giudiziario statunitense.
POPOLI 61: L’IMPULSO DEL CAOS
Nel Concorso internazionale il desktop documentary di Chloé Galibert-Laîné incrocia il film-saggio all'indagine poliziesca, mentre il lavoro di Dieudo Hamadi affronta la rimozione, da parte della società congolese, del recente conflitto tra Rwanda e Uganda; la sezione Let the Music Play ospita l'appassionante ricognizione di Lisa Rovner sulle musiciste pioniere dell'elettronica.
POPOLI 61: VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA
In Doc Explorer Ben Rivers persegue l'originale meraviglia dello sguardo scoprendo un cinema indipendente dal mondo; nel Concorso Italiano Duccio Chiarini parte dalla sua famiglia per sondare il rimosso fascista di una nazione; Edoardo Zucchetti segue Patti Smith nei molti atti d’amore che la legano a Firenze.
ROUBAIX, UNE LUMIÈRE
Arnaud Desplechin torna nella sua città natale, a Roubaix, e indaga la comunità che la abita. Abbandonando l’azione del poliziesco, nel suo ultimo lungometraggio il regista viaggia tra noir e racconto sociale e psicologico, scavando nelle pieghe dell’anima di personaggi soli, disperati, abbandonati e umanissimi.
RI-MONTARE LA FINE
Una riflessione sulla pratica di ri-montaggio e riuso filmico attraverso il saggio visuale del regista francese Bertrand Bonello, che partecipa al progetto Finite Rants della Fondazione Prada. Il punto di partenza è la scena finale del suo Nocturama, film spesso incompreso, qui osservato da una nuova prospettiva.
L’HOTEL DEGLI AMORI SMARRITI
La stanza d’albergo 212 si trasforma, per una notte, in un palcoscenico dove Maria osserva la sua vita a distanza di sicurezza. Teatro, cinema, storia d’amore: l’ultimo film di Christophe Honoré è un brillante gioco di sogni che prendono corpo.
THE FAREWELL
Nata in Cina ma cresciuta in America, la regista Lulu Wang riversa la sua esperienza in una storia semi-autobiografica. Il suo secondo lungometraggio è il delicato racconto di una famiglia che si riunisce grazie a una bugia buona.
DIO È DONNA E IL SUO NOME È PETRUNYA
Una stortura sconvolge le fondamenta di una società patriarcale e maschilista: il suo nome è Petrunya ed è la donna che la regista macedone Teona Strugar Mitevska elegge a inusuale eroina nella sua commedia brillante femminista.
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