BERLINALE 66: LORO CREDEVANO
Vincitore dell'Orso d'argento, A Lullaby to the Sorrowful Mystery di Lav Diaz è l'opera primigenia in viaggio verso il passato delle Filippine: la rivoluzione della fine del XIX secolo e la fucilazione del patriota José Rizal.
ROTTERDAM 45: IL NUOVO CIMITERO DEL SOLE
Unico in vita della triade Oshima-Wakamatsu-Adachi, quest'ultimo realizza un film unico, Artist of Fasting. In occasione della sua presentazione, il Festival di Rotterdam dedica all'autore una retrospettiva completa.
TFF33: IL PARADISO DELLE IMMAGINI PERDUTE
Con La France est notre patrie, Rithy Panh condanna l'ipocrisia colonialista, insieme al concetto di progresso come direzione necessaria che dovrebbe intraprendere un popolo ed è invece stabilita da altri.
IL POETA DELLA GIUSTIZIA
Conversazione con il regista Zhao Liang, una delle voci più critiche nei confronti dell'industrializzazione cinese, macchina infernale che divora progressivamente qualunque dimensione naturale, sociale e umana.
I MILLE OCCHI DI SKOLIMOWSKI
Il regista polacco torna a Venezia con 11 Minutes: un film costellato di immagini nelle immagini, di quadri secondari e visioni multiple, prima dello scattare dell’esplosivo conto alla rovescia finale.
GOODBYE IRON COFFIN KILLER
Cemetery of Splendour di Apichatpong Weerasethakul: stratificazione tra i luoghi della vita del regista e la mitologia, in un'osmosi continua tra quotidiano e soprannaturale, realismo e fantascienza, onirismo e animismo.
FANTASMI FLUTTUANTI
Con Journey to the Shore, Kurosawa Kiyoshi torna ancora una volta ai fantasmi, alle case infestate, ma senza ricorrere ad alcun effetto orrorifico. Una storia d'amore ultraterreno calata nella quotidianità.
65 BERLINALE: IO CONFESSO
Conclusa la "trilogia della dittatura", Larraín punta il suo sguardo, feroce e accusatorio, sulla Chiesa cattolica, raccontando di un gruppo di sacerdoti, esiliati in un eremo dalle autorità per espiare le proprie colpe.
CARNE DA MACELLO
Tsukamoto adatta il romanzo pacifista Ōoka Shōhei trasformandolo in un horror a sfondo bellico in cui si perde ogni barlume di umanità e i soldati in guerra sono solo pedine pronte per il tritacarne.
PRIMA DEL DILUVIO
In un'intervista esclusiva, il regista filippino illustra le motivazioni alla base di From What Is Before, e il legame tra la disponibilità nei confronti della fede e la vulnerabilità indotta dalle superstizioni.