CANNES 77:
ANORA

Emanuele Sacchi

Premiato con la Palma d'oro, il film di Sean Baker ripropone la divisione netta e incolmabile tra chi possiede e chi è posseduto, tra chi ha comprato la licenza di vivere la vita senza un game over e chi si illude di poter scalare posizioni in una verticalissima società capitalista.

CANNES 77:
GRAND TOUR

Daniela Persico

Raccontato in due tempi, due punti di vista dello stesso viaggio, il film di Miguel Gomes espande l’idea alla base della sua opera, costruendo una metafora aperta sul rapporto tra cinema e reale, e rinnovando il suo atto di fiducia verso l'interpretazione attiva dello spettatore.

CANNES 77: FORME CHIUSE
E SCLEROSI D’AUTORE

Leonardo Strano

Una riflessione trasversale sugli ultimi film di Quentin Dupeiux, Sergei Loztnisa e Yorgos Lanthimos, per evocare il pericolo dell'autorialismo a forma chiusa e delle invisibili scatole cognitive prodotte dal mercato dell'arte cinematografica.

CANNES 77: BIRD

Presentato nel Concorso Ufficiale del 77° Festival di Cannes, Bird di Andrea Arnold corona un percorso di ricerca trentennale tra sconfinamenti ed estetica dell'erranza.

CANNES 76: YOUTH

Marco Grosoli

Presentato al 76esimo Festival de Cannes e primo di una nuova serie di film sulla gioventù cinese, l'ultimo lavoro di Wang Bing ragiona ancora una volta sul rapporto tra lavoro e vita.

CANNES 76:
TIGER STRIPES, LE RÈGNE ANIMAL

Leonardo Strano

Tra metamorfosi adolescenziali e stigmi sociali Tiger Stripes e Le règne animal, rispettivamente presentati alla Semaine de la Critique e Un Certain Regard, scoprono il fianco a un fraintendimento antropocentrico dello sguardo animale.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Mario Blaconà

Cosa succede quando un capo di Stato di un Paese in guerra interviene all'interno di una manifestazione cinematografica? Una riflessione a partire dal pensiero di Jean Baudrillard e dal commento di Jean-Luc Godard.

CANNES 75:
DERIVE DEL PRESENTE

Francesca Monti

Con Nostalgia Mario Martone rilancia il rapporto del suo cinema con la città di Napoli attraverso la trasposizione dell'omonimo romanzo di Ermanno Rea; Ruben Östlund conferma la sua satira corrosiva con Triangle of Sadness, riflessione originale sulla resa agli imperativi superficiali della società contemporanea.

CANNES 75:
PASSIONI INSONDABILI

Francesca Monti

Prosegue la disamina dei film in Concorso, passando da due opere agli antipodi e tuttavia accomunate da un desiderio di sobrietà: quella asciutta dell'hitchcockiano Decision to Leave, grande ritorno di Park Chan-wook, e quella empatica de Le otto montagne, trasposizione del romanzo di Paolo Cognetti.

CANNES 75:
IL MONDO E I SUOI ERRORI

Francesca Monti

Il Concorso prende avvio all’insegna dell’autobiografia, con Armageddon Time di James Gray, ma il primo colpo di fulmine del Festival lo regala EO di Jerzy Skolimowski, lacerante riflessione sulla miseria umana attraverso il punto di vista di un asino.