TORNERANNO I PRATI: LA STRADA PER LE MONTAGNE
Con La strada per le montagne, in concorso alla 41ª edizione del Cinéma du réel, Micol Roubini si serve di un ricercato commentario per dare consistenza all’impalpabile oblio memoriale di Jamna, un villaggio ucraino da cui arriva la sua famiglia.
TORNERANNO I PRATI: IL GRANDE CARRO
In attesa di vedere il suo ultimo film, Le grand chariot, al Bellaria Film Festival, riattraversiamo la filmografia di uno dei registi più importanti della storia del cinema. Dalla Nouvelle Vague a Freud, passando per lo sperimentalismo, gli anni Ottanta e Renoir.
TORNERANNO I PRATI: LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME
Presentato alla Giornata degli Autori della 79ª Biennale Cinema di Venezia, vincitore ai Nastri d’Argento e candidato ai David di Donatello 2023 come miglior documentario, il film di Valentina Bertani gioca con audacia sul confine tra fiction e documentario.
TORNERANNO I PRATI: ARMAGEDDON TIME
James Gray mette in scena il suo film più politico e allo stesso tempo più personale, perché proprio in questo binomio, in questo legame inscindibile tra macro e micro, sta il suo cinema, in cui anche l’evento più piccolo si ingrandisce e riesce a rappresentare il mondo.
TORNERANNO I PRATI: GUERRA E PACE
Massimo D'Anolfi e Martina Parenti firmano un lucido film saggio sullo statuto dell’immagine in tempo di guerra e di pace, che dissotterra la materia su cui si basa un immaginario condiviso, e rilegge la storia dello spettacolo bellico attraverso il medium cinema.
FRONTDOC 13: PONTO FINAL
Vincitore del premio giuria giovani al miglio corto documentario alla 13ª edizione di FrontDoc, in Ponto final il regista Miguel López Beraza chiede ai propri genitori di interpretare due divi del cinema per raccontare la malattia che per diverso tempo li ha interessati.
ARCHIVIO APERTO 16: COLLASSI E SCONFINAMENTI
Una panoramica su alcuni corti proiettati alla sedicesima edizione di Archivio Aperto, il festival di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia dedicato alla riscoperta del patrimonio cinematografico sperimentale, amatoriale e privato.
LOCARNO A MILANO: MANGA D’TERRA
Concepito come tributo alla cultura di Capo Verde, il lungometraggio di Basil da Cunha affronta con sapienza anche il delicato tema dell'oggettificazione del corpo femminile, in una società classista che isola le sue classi più svantaggiate, quasi come un rimosso da escludere dalla propria coscienza.
LOCARNO A MILANO: ROSSOSPERANZA
Alla sua opera seconda, Annarita Zambrano continua a inventare un nuovo cinema politico, mettendo in scena l’unica sovversione rimasta alla generazione X, quella che oggi è sfociata nella liberazione dei corpi e nelle lotte per l'identità e l'espressione di genere.
LOCARNO A MILANO: EL AUGE DEL HUMANO 3
L'ultima opera di Eduardo Williams, presentata in Concorso internazionale a Locarno, si pone come traccia di uno spaesamento inesplicabile, che accompagna la banalità del quotidiano e si fa vertigine del possibile.