THE END OF THE TOUR
Il cinema torna alla centralità della parola per raccontare due geni dei nostri tempi. Qui, un dialogo tra David Foster Wallace e David Lipsky funge da lente di ingrandimento nell’indagine sulla personalità dello scrittore.
LA ISLA MINIMA
Rivisitazione del neo-noir d'ambientazione sudista, il film di Rodríguez conduce verso un mistero legato al rimosso storico di un Paese, dove lo spazio si fa mappa anatomica della sua storia e dei suoi malanni.
INSIDE OUT
Un successo (quasi) unanime per il nuovo lungometraggio targato Pixar: merito di Pete Docter e Ronnie Del Carmen, che sondando le potenzialità dello storytelling tradizionale hanno raccontato le emozioni attraverso le emozioni.
EX MACHINA
Kammerspiel d’ambientazione high-tech, l'esordio alla regia dello scrittore/sceneggiatore britannico Alex Garland si concede più di un rimando al romanzo ottocentesco Eva futura, di Villiers de l'Isle-Adam.
L’AMORE BUGIARDO
Fincher si conferma massimo esponente di un cinema della contemporaneità. La guerra dei sessi si sposta dalla commedia al thriller paranoide, rivelando una macchia di Rorschach in cui ognuno vede ciò che vuole.
UNDER THE SKIN
Glazer costruisce il proprio film come un campo di sperimentazione in cui racconto essenziale, suggestive soluzioni visive e una partitura musicale accattivante arrivano a costituire un apparato di fascinazione.
UPSTREAM COLOR
L'opera seconda dell'autarchico Shane Carruth è un film ricco e complesso che unisce il cinema di genere alla meditazione sul rapporto fra uomo e natura. Un equilibrio miracoloso che rimanda a Tarkovskij e Malick.
THE CANYONS
Un progetto in cui l’umorismo nero di Ellis si dissolve nella messa in scena morale di Schrader. E dove l’umanesimo del regista si prosciuga a contatto con i personaggi vacui e superficiali dello scrittore.
EFFETTI COLLATERALI
Sotto la superficie thriller, l'ultimo lavoro di Steven Soderbergh si rivela un saggio sulla manipolazione e la manipolabilità della cognizione spettatoriale nel cinema moderno e contemporaneo.
ROOM 237
Il film di Rodney Ascher ci parla dell'eterno ritorno dell’interpretazione feticistica dei film, partendo dalla pellicola più ermetica della storia del cinema. The end of the cinephilia as we know it.