I FANTASMI DI OLIVIER
Assayas rifà Assayas: questa volta Irma Vep è una serie, e alle ossessioni del film del 1996 si aggiungono i bilanci e le domande dei lavori più recenti. La più urgente: perché dovremmo continuare a fare cinema?
LOCARNO 75: CINEMA É CACHOEIRA
Un’ampia conversazione con la regista brasiliana Ana Vaz sul suo primo lungometraggio, É noite na America, presentato nel Concorso Cineasti del presente del 75° Locarno Film Festival.
PREPARARE LA REALTÀ PER IL CINEMA
Una conversazione con Alessandro Comodin in occasione della presentazione del suo terzo lungometraggio, Gigi la legge, al Locarno Film Festival: processi, approcci e poetiche nel dialogo costante tra reale e finzione, tra cinema e vita.
LOCARNO GRANDI SPERANZE 2022: PROFILI SELEZIONATI
Successivamente alle numerose candidature arrivateci in merito alla call del progetto Locarno Grandi Speranze 2022, comunichiamo di seguito i profili selezionati.
LOCARNO GRANDI SPERANZE 2022
Ritorna Locarno Grandi Speranze! Anche quest'anno Filmidee ha messo a punto un’azione pensata per valorizzare l’ingresso nel mondo del cinema internazionale attraverso borse di studio rivolte a giovani lombardi per attività del Locarno Film Festival.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Cosa succede quando un capo di Stato di un Paese in guerra interviene all'interno di una manifestazione cinematografica? Una riflessione a partire dal pensiero di Jean Baudrillard e dal commento di Jean-Luc Godard.
BELLARIA FF 40: UNA CLAUSTROCINEFILIA
Presentato e premiato nella sezione Gabbiano, il film di Alessandro Aniballi interroga l'amore per il cinema dalla cornice pandemica dell'isolamento domestico: tra diario e saggio, una prova di disarmante sincerità.
TRYING TO FIND NEW WAYS OF SEEING
Una conversazione con Brandon Wilson, una delle voci più interessanti del panorama sperimentale contemporaneo, autore di opere dirompenti nell’utilizzo tecnico del mezzo e liriche nel sondare paesaggi e ambienti tanto organici quanto incorporei.
FILMARE È ESSERE FILMATI
Un conversazione con Giovanni Maderna sul suo The Walk, un esempio di cinema come atto spontaneo, come gesto riappropriativo degli spettatori sul potere del loro sguardo.
MEMORIA
L'ultima opera di Apichatpong Weerasethakul assomiglia a un fulmine impazzito che piomba nella scena per lasciare una crepa, per attraversare una soglia che è necessario varcare per comprendere l’altro da sé.