BERLINALE 68: UNA RABBIA INDISPONENTE
Vincitore tra infinite polemiche dell'Orso d'oro all'ultima Berlinale, Touch me not di Adina Pintilie mostra sottotraccia i processi di una rabbia inespressa e indecifrabile, tra le pulsioni del desiderio, le difese erette a contrastarle, e il valore euristico del rischio che ogni incontro, pur nella sua provvisorietà, porta con sé.
L’IRRUZIONE DEL SONORO
A partire da una recente proiezione capitolina de La stella del cinema di Mario Almirante, film "lungamente inseguito" dall'occhio critico di Ciro Giorgini, una ricognizione dell'avvento del sonoro in Italia sullo sfondo degli storici stabilimenti Cines di Roma.
BERLINALE 68: IL ROMANZO DI SERGEJ
Alexey German Jr. ricostruisce in Dovlatov sei giorni della vita dello scrittore russo nella Leningrado d’inizio anni Settanta, realizzando il ritratto di un’artista da giovane che non riesce a esordire ma anche un film corale e generazionale.
LA CASA SUL MARE
L'ultimo film di Robert Guédiguian, presentato in concorso a Venezia 2017, declina una storia umana e un'idea di cinema in aperta collisione con la contemporaneità: quando la sopravvivenza sembra la migliore delle ipotesi, la vita richiama ai valori di lotte perdute.
BERLINALE 68: QUANDO IL META È META
Con Madeline's Madeline, presentato alla Berlinale Forum, e Flames, in coregia con Zefrey Throwell, Josephine Decker si conferma tra gli autori più promettenti del momento nella riflessione sui rapporti di mediazione tra realtà e finzione.
NITRATO D’ARGENTO
Dal lavoro di scoperta e riscrittura dell’archivio di Rithy Pahn all’immagine intermediale e di resistenza di Eau argentée, il cinema contemporaneo attrae forme e pratiche eterogenee per interpretare la contemporaneità, studiarne le sopravvivenze, indagare e riflettere sulle macerie del presente.
MEKTOUB, MY LOVE – CANTO UNO
Presentato in concorso a Venezia 74, l'ultimo film di Abdellatif Kechiche è il film più affascinante e complesso dell'autore, esemplare racconto di formazione attraverso lo sguardo del giovane Amin, sedotto dalle donne e desideroso di riuscire a immortalare la vita.
QUELLO CHE NON SO DI LEI
Nell'ultimo film di Roman Polański le vivide ossessioni dell'autore si intrecciano agli inquietanti giochi di specchi del cinema di Olivier Assayas, qui sceneggiatore. Una storia di creazione letteraria, tra fantasmi e nichilismo, si apre all'indeterminazione e sonda il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è.
COME UNA BARCA SU UN OCEANO IN TEMPESTA
Un intenso faccia a faccia con Bertrand Mandico, il cui esordio nel lungometraggio con Les Garçons sauvages riesce nell’impresa di rievocare le ombre del passato con uno stile selvaggiamente viscerale, ponendo lo spettatore di fronte a visioni primigenie in cui anche la citazione si fa creazione.
IL CAPOLAVORO SU YONGE STREET: ELGIN & WINTER GARDEN THEATRE
Terzo appuntamento del reportage sui cinema nord-americani, a cura di Luca Peretti: protagonista è lo sbalorditivo Elgin & Winter Garden di Toronto, miracolo architettonico tra i capolavori sopravvissuti di Thomas W. Lamb, ancora aperto a preziose connessioni con il cinema contemporaneo.