ANNIENTAMENTO
Una fantascienza atipica e vagamente intimista quella di Alex Garland, che come nel precedente Ex Machina vedeva un dilemma sull'intelligenza artificiale trasformarsi in un gioco a tre rarefatto e fiabesco, così deforma il suo nuovo viaggio verso l'ignoto in uno smarrimento onirico a metà tra la dissertazione filosofica e la ricerca di sé.
I RACCONTI DELL’ORSO
L'esordio di Samuele Sestieri e Olmo Amato, che arriva in sala dopo un ricco percorso nei festival internazionali, è un sorprendente viaggio di iniziazione al cinema, una felice anomalia tra le consuetudini del panorama italiano.
THE DISASTER ARTIST
Dietro l’apparente apologia romantica del trash, il nuovo film di James Franco si rivela un curioso trattato pedagogico che mette in guardia dal credere nei propri sogni quando non si ha talento.
LA FORMA DELL’ACQUA
Vincitore del Leone d'Oro all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, il film di Guillermo Del Toro trasfigura la mitologia del "mostro", da minaccia all’ordine sociale a enigma solitario con cui si è disposti a empatizzare, in un momento di transizione fra due epoche storiche, quando la modernità si lascia alle spalle la classicità.
CHIAMAMI COL TUO NOME
Abbandonata la tensione verso la monumentalità viscontiana, con Call Me by Your Name Guadagnino apre il proprio percorso a una rinnovata affezione per la presenza e il gesto, raccontando il tempo dell’innamoramento, essenza stessa del cinema.
THE MEYEROWITZ STORIES
Nonostante alcuni passi falsi per eccesso di verbosità, il decimo lungometraggio di Noah Baumbach conferma il talento del regista nel ritrarre l'universo obliquo di una famiglia disfunzionale, tra relazioni irrisolte e la continua necessità di aprirsi al cambiamento.
ELLA & JOHN – THE LEISURE SEEKER
Nel primo film americano di Paolo Virzì una narrazione troppo spesso stagnante non vanifica la riflessione malinconica e rispettosa sulla vecchiaia come traguardo e baratro della memoria.
LOVELESS
Il film di Andrey Zvyagintsev, Gran Premio della Giuria all’ultimo festival di Cannes, è una dura ricognizione su una società al grado zero d'umanità, affrontata con le tensioni di una regia che trascende l’immediatezza del naturalismo.
LA CONVOCAZIONE
Scegliendo una rigorosa unità di luogo, spazio e azione, il secondo documentario di Enrico Maisto esplora il tema della giustizia come inedito oggetto relazionale, che dischiude la dialettica tra individuo e collettività.
DIRECTIONS
Presentato a Cannes, il film di Stephan Komandarev si impone come un ottimo esempio di cinema insieme teso e morale, caotico eppure riflessivo, dove le scelte di regia associano all’unità di luogo una molteplicità di livelli narrativi capaci di raccontare un intero paese.