SCREENING
THELMA
Il pregio del racconto di formazione al centro del nuovo lavoro di Joachim Trier è il suo incedere interiore e simbolico – tutto basato sul problema, originale rispetto alla frammentata e vasta tradizione da cui il film deriva, della distanza tra realtà e finzione.
DOPPIO AMORE
Ozon rifà Hitchcock a parti inverse, dialogando col classico e giocando con lo spettatore, in un film dove tutto si sdoppia e ogni doppio mostra l’insita natura conflittuale di ciascuno e di ogni cosa.
EX LIBRIS
Con Ex Libris: The New York Public Library, presentato in Concorso a Venezia 74, l’ottantasettenne Frederick Wiseman prosegue il suo esame delle pratiche e delle strutture pubblico-private che puntellano la democrazia statunitense.
I FANTASMI D’ISMAEL
Il film di Arnaud Desplechin che ha inaugurato l'edizione 2017 del Festival di Cannes tesse una ragnatela di rimandi interni alla filmografia del regista e nella quale, ancora una volta, arte e vita coesistono secondo lo slancio di un cinema dal respiro fluviale.
MOLLY’S GAME
Aaron Sorkin si conferma il solito, funambolico, prestigiatore di parole e di dialoghi brillanti, capaci di dare il ritmo al racconto, ma come regista non ha il coraggio di svincolarsi dalle scelte più convenzionali del prodotto medio di consumo.
I, TONYA
Il film di Craig Gillespie dedicato alla controversa Tonya Harding traccia con ironia grottesca la parabola di un’antieroina in rotta di collisione con le norme di genere classiste del pattinaggio artistico, le stesse che premiano una femminilità interprete dei valori a stelle e strisce e ipocrita nel mascherare l’irruenza necessaria per vincere.
VISAGES VILLAGES
Nell'ultimo, bellissimo film di Agnès Varda l'incontro della regista con l'artista JR muove il diritto che il cinema ha di riprendersi la vita che la tecnologia gli ha sottratto, e prova di nuovo a fermare la morte, morte dei paesini, di un mondo che non c’è più, della stessa idea di cinema, perduta e ritrovata.
GABRIEL AND THE MOUNTAIN
Il secondo lungometraggio di finzione di Fellipe Barbosa, presentato nel 2017 alla Semaine de la Critique di Cannes, conferma l'attitudine del regista brasiliano a cogliere nell'immediato l'intima natura di una commedia umana in continuo divenire, senza alcuna necessità di designare eroi o antieroi.
I SEGRETI DI WIND RIVER
Il confine, interiore prima ancora che geografico, una volta valicato rende la realtà irriconoscibile: l’ultimo atto della trilogia di Taylor Sheridan porta gli Stati Uniti ed il mito americano sull’orlo del precipizio.
20TH CENTURY WOMEN
L’ultimo film di Mike Mills ne conferma la sensibilità di autore umanista, vicino ai suoi personaggi, capace di reinventare con precisione l’intreccio tra le vicende dei protagonisti e il contesto storico-sociale di riferimento.
On Tour
BERLINALE 68: UNA RABBIA INDISPONENTE
Vincitore tra infinite polemiche dell'Orso d'oro all'ultima Berlinale, Touch me not di Adina Pintilie mostra sottotraccia i processi di una rabbia inespressa e indecifrabile, tra le pulsioni del desiderio, le difese erette a contrastarle, e il valore euristico del rischio che ogni incontro, pur nella sua provvisorietà, porta con sé.
BERLINALE 68: IL ROMANZO DI SERGEJ
Alexey German Jr. ricostruisce in Dovlatov sei giorni della vita dello scrittore russo nella Leningrado d’inizio anni Settanta, realizzando il ritratto di un’artista da giovane che non riesce a esordire ma anche un film corale e generazionale.
BERLINALE 68: QUANDO IL META È META
Con Madeline's Madeline, presentato alla Berlinale Forum, e Flames, in coregia con Zefrey Throwell, Josephine Decker si conferma tra gli autori più promettenti del momento nella riflessione sui rapporti di mediazione tra realtà e finzione.
BERLINALE 68: FORUM
Avanguardia, ricerca, sperimentazioni, opere di spiccata risonanza politica: alcuni tra i titoli più significativi del 2018 dall'International Forum of New Cinema, in breve Forum, la sezione più audace e pionieristica della Berlinale.
CINEMA DELL’IRREALE
Sotto la direzione di Andréa Picard, la programmazione del Cinéma du Réel (Parigi, 23 marzo-1 aprile) si è spalancata a contaminazioni e sperimentazioni, dichiarando i nuovi sconfinamenti di campo dell'arte documentaria.
LOVERS 2018: QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO
Con i quattro cortometraggi presentati al Lovers Film Festival, quasi tutti inediti in Italia, il cinema di Bertrand Mandico rivela una ricerca rabbiosa che si alimenta grazie all’endemica imperfezione dell’essere umano, e che trova nella sua finitezza tutto il proprio compimento.