Cineasti del futuro /7

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SCREENING

UNA DONNA
FANTASTICA

Giuseppe Paternò di Raddusa

Nel suo ultimo film, premiato alla scorsa Berlinale, Sebastian Lelio propone un mélo politico, sceneggiato con rigore e privo di facili sentimentalismi. Una piccola lezione di compostezza per il cinema medio d'autore, che spesso punta di compiacere l'individualità dello spettatore.

120 BATTITI
AL MINUTO

Daniela Persico

Tra i film più politici della stagione, l'opera di Robin Campillo raggiunge i suoi momenti migliori nell'allargare la cronaca delle storiche battaglie di Act Up a una riflessione sulla radicalità dell’intervento politico collettivo.

IT

Lorenzo Pedrazzi

Nel trasporre il debordante romanzo di Stephen King, Andrés Muschietti non riesce a eludere alcune debolezze di scrittura e messinscena, ma dimostra di assimilare la lezione dello scrittore attraverso l’affetto profondo per i suoi giovani protagonisti.

DUNKIRK

Emanuele Sacchi

La fine del mondo, o dei mondi, attraversa tutto il cinema di Nolan, ponendosi come suo unico e significativo collante: un reagente estremo, che spinga l’essere umano a scelte altrettanto estreme, senza possibilità di errore.

BLADE RUNNER 2049

Lorenzo Pedrazzi

Denis Villeneuve realizza un mirabile esempio di fantascienza matura, dove lo sguardo è perennemente stimolato ad affinarsi davanti alla sfida del vedere “oltre”: una risposta perfetta all'opera di culto cui si lega, e di cui aggiorna i cardini stilistici e interpretativi.

MADRE!

Gabriele Baldaccini

L'ultimo film di Darren Aronofsky, in concorso a Venezia 74, tenta di mettere in scena la lotta di una donna contro un mondo sul baratro dell'apocalisse: ma l’apocalisse è il film stesso, uno dei più discutibili nella carriera del regista.

L’INGANNO

Chiara Checcaglini

Il remake di The Beguiled di Don Siegel diventa per Sofia Coppola un dramma intimo, asciugato di ogni dettaglio ed esteticamente ineccepibile, che evidenzia l’intenzione di preferire il disorientamento alla contestualizzazione sociale e psicologica del racconto.

SAFARI

Davide Perego

Con il nuovo film, fugacemente distribuito anche in Italia, Ulrich Seidl cambia ambientazione ma non cessa di generare immagini provocatorie sulle contraddizioni della classe media austriaca. Ma sulla logica che muove il regista inizino a gravare le ombre di maniera.

NICO, 1988

Giulia Cavaliere

Fedele a un'idea stratificata di personaggio e forte della performance di Trine Dyrholm, Susanna Nicchiarelli restituisce il ritratto meno noto di un'icona, cercando nel biopic le strade del puro racconto. Miglior film nella sezione Orizzonti dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia.

IN QUESTO ANGOLO
DI MONDO

Francesco Grieco

Il lungometraggio animato di Sunao Katabuchi riesce nell'impresa di condensare nella propria durata l'intero manga a cui si ispira, restituendo con maturo realismo e rara naturalezza una vicenda di vita e di morte sullo sfondo della seconda guerra mondiale.


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From the Vault

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LO STATO DELLE COSE

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On Tour

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schermo delle mie brame

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Ossang: retro-futurismo

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