On Tour
TRIESTE 32: L’ULTIMO VIAGGIO
In I Never Cry Piotr Domalewski torna a trattare l’argomento della migrazione economica attraverso lo sguardo rabbioso e tenero di una ragazza che cerca di farsi strada mentre affronta un lutto, mentre con In Between Dying Hilal Baydarov tra le pieghe di un viaggio improbabile mette in scena un cinema libero, che si nutre di poesia e non ha paura a dichiararlo.
30 70 DOC FEST: LA DIMENSIONE DELL’UTOPIA
In Transit Circle Stephan Knauss mette in scena l'utopia dell'Oriente post industriale; in The Choice Gu Xue incorpora in una riunione di famiglia le idiosincrasie della Cina contemporanea; in Den Geniale Epoke Natalia Ciepiel alla morte del padre riflette sul fantasma di un’assenza ineludibile.
30 70 DOC FEST: LA LOTTA CONTRO LA FORMA
In Birthday Hilal Baydarov racconta la solitudine di una donna tramite un’armatura visiva molto pensata; in Bègue Olivier Duval riprende la vita di un ragazzo con un disturbo del linguaggio rincorrendo un'idea di cinema come puro specchio del reale; in Laguna Negra Felipe Esparza nel filmare le vicende di una comunità andina rende la natura un personaggio vero e proprio del film
ISREAL 2020: SOLO
Con Solo, Artemio Benki traccia un racconto universale sulla fragilità di un uomo attaccato disperatamente alla propria arte, fotografando al tempo stesso la condizione di una generazione alla ricerca di un proprio posto nel mondo.
ISREAL 2020: LA TERRA DESOLATA
No Kings di Emilia Mello ritrae una comunità remota tra indagine etnografica e racconto; Ananda di Stefano Deffenu è l'intimo diario di un esploratore in un Paese sconfinato; Invisible Paradise di Daria Yurkevic mostra le conseguenze delle contaminazioni radioattive in Bielorussia.
ISREAL 2020: FAITH
La forza di Faith, l'ultima opera di Valentina Pedicini, sta nel riscoprire l’individuo in un ambiente olistico che vorrebbe invece annullarlo, nel ritrovare quei dubbi che ci rendono umani e nel riportarli alla luce, catturando ogni sussulto dell’animo.
FILMMAKER 40: EL AÑO DEL DESCUBRIMIENTO
L'opera di Luis López Carrasco assume lo spessore di un vero e proprio processo rivoluzionario, ricercando uno sguardo che riesca a rintracciare l’origine del disagio della classe operaia spagnola attraverso una messa in scena atta a spostare l’occhio dello spettatore sull’importanza del tema, piuttosto che sulla bellezza, spesso fuorviante, dell’inquadratura.
TORINO 38: CINEMA AL CONFINE
La sezione Tracce di teatro esprime, attraverso Un soupçon d’amour di Paul Vecchiali e Quasi Natale di Francesco Lagi, le molte forme di promiscuità ancora possibili tra cinema e teatro; in TFFDoc spicca, premiato, The Last Hillybilly di Bouzgarrou e Jenkoe, dedicato alla vita marginale nell'area rurale degli Appalachi, tra un passato mitico e un futuro senza prospettive.
TORINO 38: RESISTERE NON SERVE A NIENTE
Con Il buco in testa Antonio Capuano colloca il dolore della sua protagonista all’interno di quel pessimismo attivo che è rimasto l’unico modo per resistere, mentre in Suole di vento, storie di Goffredo Fofi, Felice Pesoli ricostruisce la vita di uno dei più grandi intellettuali italiani attraverso il decorso del Novecento.
POPOLI 61: IL TEMPO LUNGO DEL CINEMA
Le Fils de l’épicière, le Maire, le Village et le Monde di Claire Simon documenta l'avventura culturale che dal villaggio di Lussas ha generato la piattaforma Tënk; Eskere di Alessandro Abba Legnazzi testimonia la vita interiore di quattro adolescenti native digitali; Bring Down the Walls di Phil Collins documenta la nascita della house music in risposta alle storture del sistema giudiziario statunitense.
LO STATO DELLE COSE
IL SARCOFAGO DI SPITZMAUS
La mostra proposta da Fondazione Prada e ospitante più di cinquecento opere d'arte scelte dal regista Wes Anderson e dalla illustratrice e scrittrice Juman Malouf, offre al suo pubblico la possibilità di comprendere con maggiore profondità l'universo immaginifico di molti riferimenti culturali contemporanei.
SOLITUDINE E DESIDERIO
Intervista a Carlo Sironi all'indomani dell'uscita in sala di Sole, suo esordio nel lungometraggio: una conversazione che approfondisce il processo creativo e le scelte che hanno condotto alla realizzazione del film, tra spunti di realtà e un profondo desiderio di trasfigurarli in chiave intima e relazionale.
GOOD TIMES / BAD TIMES: LE VERITÀ
Good Times / Bad Times è un faccia a faccia intorno allo stesso film, che Filmidee inaugura partendo dai giudizi contrastanti su Le verità di Hirokazu Kore-eda, prima opera europea dell'autore giapponese: proiezione meta dal chiaro impianto etico, o costruzione a tavolino fondata sull'artificio della parola?
UN BALLO RITROVATO
Un'intervista all'autore e storico del cinema Francesco Ballo in occasione della presentazione di Pietra al Milano Film Festival. Un film che rende omaggio alla città di Milano, antinarrativo e all'apparenza noir, girato in Super8 nel 1977.
E LA TERRA SI ILLUMINÒ
In Incompiuta Samira Guadagnuolo e Tiziano Doria non sono interessati all’archeologia in quanto elenco di sassi stanchi, ma in quanto irradiazione, vagheggiamento o intreccio di ere, vita di infinite forme che si spostano irrequiete, e irrequiete domandano di essere sollecitate.
L’ARTIFICIO DEL REALE
Intervista ad Adele Tulli, regista di Normal e ospite della Filmidee Summer School 2019: una riflessione sul cinema documentario e sulla sua possibilità di problematizzare il reale a partire dalle dinamiche di genere.
L’ERESIA DELLA SCELTA
Una conversazione con Alberto Fasulo e Nadia Trevisan, compagni nella vita e nel lavoro e ospiti della Filmidee Summer School 2019: l'evoluzione del linguaggio e delle modalità produttive sono le basi di un cinema libero di scegliere e di arrivare a esistere.
NESSUNA RESA
Intervista a Bonifacio Angius, che alla Filmidee Summer School 2019 ha raccontato la sua idea di cinema, fondata sul primato del personaggio e sull'onestà politica verso le storie.
TRA VOLTI DALLA REALTÀ
Una conversazione con Claudio Giovannesi, che alla Filmidee Summer School ha parlato del suo approccio alla finzione, del dialogo con gli spettatori e della necessità di pensare sempre più europeo il cinema italiano.
EFFETTO SERRA
Ospite d'eccezione della settima edizione della Filmidee Summer School, Albert Serra dialoga con noi sul futuro del cinema: ruolo dei festival, rapporti con l'arte contemporanea, destino del pubblico.
SCREENING
CHARLEY THOMPSON
Nell'ultimo film di Andrew Haigh, il senso del tragico si apre al banale di ogni giorno, al riparo da sentimentalismi e sfarzi emotivi, arrivando a raggiungere il cuore pulsante e rabbioso di una nazione, gli Stati Uniti, al suo tramonto morale ed economico.
LA CASA SUL MARE
L'ultimo film di Robert Guédiguian, presentato in concorso a Venezia 2017, declina una storia umana e un'idea di cinema in aperta collisione con la contemporaneità: quando la sopravvivenza sembra la migliore delle ipotesi, la vita richiama ai valori di lotte perdute.
MEKTOUB, MY LOVE – CANTO UNO
Presentato in concorso a Venezia 74, l'ultimo film di Abdellatif Kechiche è il film più affascinante e complesso dell'autore, esemplare racconto di formazione attraverso lo sguardo del giovane Amin, sedotto dalle donne e desideroso di riuscire a immortalare la vita.
QUELLO CHE NON SO DI LEI
Nell'ultimo film di Roman Polański le vivide ossessioni dell'autore si intrecciano agli inquietanti giochi di specchi del cinema di Olivier Assayas, qui sceneggiatore. Una storia di creazione letteraria, tra fantasmi e nichilismo, si apre all'indeterminazione e sonda il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è.
PHANTOM THREAD
Coerentemente ai lavori più recenti, l'ultimo film di Paul Thomas Anderson sembra dare spazio, e corpo, alla vocazione sintetica dell'immagine verso l'ottuso, che "insterilisce" la ricerca dei significati e "intorbida" il metalinguaggio, cioè la critica stessa.