On Tour
LOCARNO 74: GIRA IL MONDO GIRA
Presentato in Piazza Grande, Vortex di Gaspar Noé è una dimostrazione per assurdo di come l'immagine non possa esaurire il mistero traumatico della realtà.
LOCARNO 74: CHIUDERE GLI OCCHI, APRIRE GLI OCCHI
Mentre nella sezione Cineasti del presente Il legionario di Hleb Papou mette in scena le contraddizioni di una nazione, Soul of a Beast racconta la realtà immaginata dalla giovinezza e Agia Emi la forza del corpo femminile
LOCARNO 74: LA CREPA NELL’OCCHIO
Mentre in competizione nel Concorso internazionale Petite Solange descrive il prisma dell'adolescenza con sensibilità classica, nella sezione Fuori Concorso Mad God dell'effettista Phil Tippet nasconde nella fantascienza dispotica una riflessione sul postmoderno.
LOCARNO 74: IL CUORE OLTRE IL BOATO
In Beckett Ferdinando Cito Filomarino cerca di continuare a scrivere attraverso immagini che raccontino la crisi dell'individuo e la sua difficoltosa presa di coscienza: questa volta nella cornice di un thriller su una caccia all'uomo ambientato tra le proteste della crisi greca del 2015.
BERLINALE 71: WHEEL OF FORTUNE AND FANTASY
L'ultima opera di Ryusuke Hamaguchi raccoglie le istanze espressive più significative di un certo cinema realista giapponese e le rielabora attraverso alcuni giochi drammaturgici tipici della commedia degli equivoci, con lo scopo di sabotare alcuni meccanismi di condizionamento di genere che tutt’oggi affliggono la solo apparentemente evoluta cultura nipponica contemporanea.
BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
L'ultimo lavoro di Radu Jude è una mossa di educazione estetica a favore della libertà dell’individuo, una lotta necessaria che il suo cinema ha sempre compiuto con lo scopo di mostrarci un pensiero che sia consapevole della distorsione della realtà, ma che abbia anche il coraggio di attraversarne il riflesso.
BERLINO 71: LA VEDUTA LUMINOSA
Nell'ultimo film di Ferraro l’immagine diventa evento, attimo in cui la natura si disvela e può emergere il visuale, inteso come frattura che permette di andare oltre il semplice dato visivo e aprire a nuove dimensioni percettive.
IFFR 2021: 3 CUORI + LA PALLAVOLO
Les sorcières de l’Orient di Julien Faraut riprende il mito delle pallavoliste nipponiche che negli anni '60 trainarono l'immaginario della rinascita giapponese; Suzanna Andler di Benoit Jacquot, prezioso adattamento dell'omonima pièce durassiana, esplora tra astrazione e verosimiglianza le spirali del desiderio.
IFFR 2021: CIOTTOLI. TIGER COMPETITION
Una ricognizione della raccolta di opere modernissime e profondamente ispirate che l'International Film Festival Rotterdam ha saputo proporre anche in questo difficile periodo, che non ha fatto perdere di vista ai selezionatori cosa sia il cinema, dove trovarlo, come assemblarne gli esempi e quali talenti promuovere.
TRIESTE 32: LA MENZOGNA DELLA STORIA
In Tipografic Majuscol Radu Jude prosegue la sua stratificata riflessione sulla trasformazione delle tragedia in sterile spettacolo, mentre in Numbers Oleg Sentsov attraverso un gioco metateatrale eleva al quadrato la percezione della prigionia e del totalitarismo tout court.
LO STATO DELLE COSE
LO SPAZIO MODESTO
DEI SUONI
Una panoramica sulla produzione di Francesco Lettieri, regista di videoclip e del recente, meno riuscito, lungometraggio Ultras. Attraverso lo sguardo impresso sull'immagine musicale Lettieri diventa autore di prodotti che sanno raccogliere pienamente lo status culturale del nazionalpopolare italiano.
LUNGO I BORDI
Un'intervista a Danilo Caputo, giovane regista pugliese che con il suo ultimo film, Semina il vento, in concorso nella sezione Panorama dell'ultima Berlinale, svela un cinema in profondo contatto con il senso di appartenenza ai luoghi e ai margini da cui proveniamo, costruendo un eco fatto di lotta e di equilibrio.
IL CONFORTO DELLE IMMAGINI
Un'intervista a Catarina Vasconcelos, che nel suo secondo film, La metamorfosi degli uccelli, presentato nella sezione Encounters della Berlinale, compie un altro viaggio nel tempo per esplorare le vicende e i rapporti di una famiglia, quella di suo padre, sullo sfondo della dittatura di Salazar in Portogallo.
GOOD TIMES / BAD TIMES: RICHARD JEWELL
Good Times / Bad Times è un faccia a faccia intorno allo stesso film. Giudizi contrastanti sull'ultimo film di Clint Eastwood: raffinata riflessione sull'efficacia post mediatica dell'immagine o rabbiosa e superficiale visione del mondo di un grande regista ormai sul viale del tramonto?
I MIGLIORI FILM DEL 2019
Un percorso attraverso i film più interessanti del 2019, suggeriti dalla redazione di Filmidee e da alcuni dei collaboratori e amici che ci hanno accompagnato fino a ora.
L’ALBA NELL’ALBA
Una conversazione con Cosimo Terlizzi, autore di Dentro di te c'è la terra, presentato all'ultimo Torino Film Festival nella sezione Onde. Un viaggio radicale dentro la coscienza del cinema d'autore contemporaneo, profondamente intimo e allo stesso tempo spalancato davanti a ogni possibilità espressiva. In collaborazione con La Camera Ardente.
PRONTI ALL’INATTESO
Una conversazione con Ana Shametaj, regista de Gli indocili, intorno alla sua esperienza professionale e alla ricerca tra teatro e audiovisivo: un percorso in continuo aggiornamento, all'insegna dell'apertura verso l'alterità e il dubbio.
UN MESTIERE INVISIBILE
Intervista a Maria Letizia Gatti, fondatrice della casa di distribuzione Reading Bloom, oggi una garanzia di qualità per la sua offerta filmica sovversivamente ai margini e in grado di dialogare con il pubblico e gli autori che accompagna. Abbiamo discusso con Letizia di come oggi il lavoro del distributore sia essenziale per portare avanti un'idea di cinema resistenziale e di incontro.
LA CADUTA DEGLI DEI
Nel suo ultimo documentario, presentato dopo Venezia anche al Festival dei Popoli che gli ha dedicato una retrospettiva, Sergei Loznitsa utilizza i filmati d’archivio dei funerali di Stalin come monito verso una società che sempre più sembra aver bisogno di padroni da idolatrare e da trasformare in divinità.
I MAGNIFICI 10: EDGAR REITZ
Prosegue la nostra rubrica sui film che hanno segnato l'amore per il cinema e il percorso professionale dei grandi registi contemporanei. È la volta dell'autore della saga di Heimat, che ha ripercorso con noi molti dei capisaldi del cinema del Novecento.
SCREENING
THELMA
Il pregio del racconto di formazione al centro del nuovo lavoro di Joachim Trier è il suo incedere interiore e simbolico – tutto basato sul problema, originale rispetto alla frammentata e vasta tradizione da cui il film deriva, della distanza tra realtà e finzione.
DOPPIO AMORE
Ozon rifà Hitchcock a parti inverse, dialogando col classico e giocando con lo spettatore, in un film dove tutto si sdoppia e ogni doppio mostra l’insita natura conflittuale di ciascuno e di ogni cosa.
EX LIBRIS
Con Ex Libris: The New York Public Library, presentato in Concorso a Venezia 74, l’ottantasettenne Frederick Wiseman prosegue il suo esame delle pratiche e delle strutture pubblico-private che puntellano la democrazia statunitense.
I FANTASMI D’ISMAEL
Il film di Arnaud Desplechin che ha inaugurato l'edizione 2017 del Festival di Cannes tesse una ragnatela di rimandi interni alla filmografia del regista e nella quale, ancora una volta, arte e vita coesistono secondo lo slancio di un cinema dal respiro fluviale.
MOLLY’S GAME
Aaron Sorkin si conferma il solito, funambolico, prestigiatore di parole e di dialoghi brillanti, capaci di dare il ritmo al racconto, ma come regista non ha il coraggio di svincolarsi dalle scelte più convenzionali del prodotto medio di consumo.
I, TONYA
Il film di Craig Gillespie dedicato alla controversa Tonya Harding traccia con ironia grottesca la parabola di un’antieroina in rotta di collisione con le norme di genere classiste del pattinaggio artistico, le stesse che premiano una femminilità interprete dei valori a stelle e strisce e ipocrita nel mascherare l’irruenza necessaria per vincere.
VISAGES VILLAGES
Nell'ultimo, bellissimo film di Agnès Varda l'incontro della regista con l'artista JR muove il diritto che il cinema ha di riprendersi la vita che la tecnologia gli ha sottratto, e prova di nuovo a fermare la morte, morte dei paesini, di un mondo che non c’è più, della stessa idea di cinema, perduta e ritrovata.
GABRIEL AND THE MOUNTAIN
Il secondo lungometraggio di finzione di Fellipe Barbosa, presentato nel 2017 alla Semaine de la Critique di Cannes, conferma l'attitudine del regista brasiliano a cogliere nell'immediato l'intima natura di una commedia umana in continuo divenire, senza alcuna necessità di designare eroi o antieroi.
I SEGRETI DI WIND RIVER
Il confine, interiore prima ancora che geografico, una volta valicato rende la realtà irriconoscibile: l’ultimo atto della trilogia di Taylor Sheridan porta gli Stati Uniti ed il mito americano sull’orlo del precipizio.
20TH CENTURY WOMEN
L’ultimo film di Mike Mills ne conferma la sensibilità di autore umanista, vicino ai suoi personaggi, capace di reinventare con precisione l’intreccio tra le vicende dei protagonisti e il contesto storico-sociale di riferimento.
On Tour
BERLINALE 68: UNA RABBIA INDISPONENTE
Vincitore tra infinite polemiche dell'Orso d'oro all'ultima Berlinale, Touch me not di Adina Pintilie mostra sottotraccia i processi di una rabbia inespressa e indecifrabile, tra le pulsioni del desiderio, le difese erette a contrastarle, e il valore euristico del rischio che ogni incontro, pur nella sua provvisorietà, porta con sé.
BERLINALE 68: IL ROMANZO DI SERGEJ
Alexey German Jr. ricostruisce in Dovlatov sei giorni della vita dello scrittore russo nella Leningrado d’inizio anni Settanta, realizzando il ritratto di un’artista da giovane che non riesce a esordire ma anche un film corale e generazionale.
BERLINALE 68: QUANDO IL META È META
Con Madeline's Madeline, presentato alla Berlinale Forum, e Flames, in coregia con Zefrey Throwell, Josephine Decker si conferma tra gli autori più promettenti del momento nella riflessione sui rapporti di mediazione tra realtà e finzione.
BERLINALE 68: FORUM
Avanguardia, ricerca, sperimentazioni, opere di spiccata risonanza politica: alcuni tra i titoli più significativi del 2018 dall'International Forum of New Cinema, in breve Forum, la sezione più audace e pionieristica della Berlinale.
CINEMA DELL’IRREALE
Sotto la direzione di Andréa Picard, la programmazione del Cinéma du Réel (Parigi, 23 marzo-1 aprile) si è spalancata a contaminazioni e sperimentazioni, dichiarando i nuovi sconfinamenti di campo dell'arte documentaria.
LOVERS 2018: QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO
Con i quattro cortometraggi presentati al Lovers Film Festival, quasi tutti inediti in Italia, il cinema di Bertrand Mandico rivela una ricerca rabbiosa che si alimenta grazie all’endemica imperfezione dell’essere umano, e che trova nella sua finitezza tutto il proprio compimento.