On Tour

THE TSUGUA DIARIES

Davide Perego

Evento di apertura del Festival, il film di Miguel Gomes e Maureen Fazendeiro è la risposta più gioiosa che il cinema poteva offrire in questo tempo pandemico, ponendosi come atto di liberazione creativa, sperimentazione, laboratorio dell'immaginario e strumento fondamentale della vita.

MFF 2021: UN OCEANO IN TEMPESTA

Alessandro Del Re

Un intenso faccia a faccia con Bertrand Mandico, il cui esordio nel lungometraggio con Les Garçons sauvages riesce nell’impresa di rievocare le ombre del passato con uno stile selvaggiamente viscerale, ponendo lo spettatore di fronte a visioni primigenie in cui anche la citazione si fa creazione.

MFF 2021:
QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO

Mario Blaconà

Con i quattro cortometraggi presentati al Milano Film Festival, quasi tutti inediti in Italia, il cinema di Bertrand Mandico rivela una ricerca rabbiosa che si alimenta grazie all’endemica imperfezione dell’essere umano, e che trova nella sua finitezza tutto il proprio compimento.

MFF 2021: AFTER BLUE

Emanuele Sacchi

Tra i film più attesi del Concorso internazionale del Locarno Film Festival e ora al Milano Film Festival, After Blue (Paradis sale) presenta un nuovo, radicale frammento dell'universo immaginativo di Bertrand Mandico.

MFF 2021:
ACTUAL PEOPLE

Pasquale Cicchetti

Actual People è un film di intermezzi e testimonianze di una mediazione continua, che annienta la possibilità di conoscersi e capirsi. Un richiamo disperato all’immediatezza perduta di un genere, il mumblecore, ormai impossibile da ricreare. Il risultato è un film meno autentico di quello che sembra, ma che paradossalmente non può far altro che sembrare autentico.

LOCARNO 74: CORTESIE PER GLI OSPITI

Mario Blaconà

In Il faut fabriquer ses cadeaux Cyril Schäublin accantona il giudizio sociologico e liquidamente si immerge nei frammenti della distopia che riflette, mentre con Chute Nora Longatti mette a nudo le alienazioni della società attraverso una spiazzante metafora, servendosi dei corpi come inaspettati veicoli di senso.

LOCARNO 74:
PETITE SOLANGE

Vanessa Mangiavacca

Axelle Ropert compone una cornice impeccabile, un ritratto surreale composto all'interno di un dramma famigliare, questa volta visto dagli occhi di un personaggio preciso e reso ancora più estemporaneo dalla patina della pellicola e dai riferimenti alle realtà famigliari degli anni Ottanta.

LOCARNO 74:
SOUL OF A BEAST

Leonardo Strano

In Soul of a Beast la problematica adolescenza di Gabriel è raccontata in uno stato di dormiveglia sognante, in cui la credibilità del reale e le sue regole si piegano ai desideri e agli sprint emotivi dell’ingenuità e della spensieratezza.

LOCARNO 74:
I GIGANTI

Davide Perego

Bonifacio Angius costruisce un film radicale e dunque difficile da digerire e categorizzare, che ci riporta su un piano della narrazione statico e selvatico, dove l'accenno a un possibile canovaccio si riduce al susseguirsi di battute balbuzienti, inevitabilmente rivolte ad una fine già incombente dall'inizio.

LOCARNO 74:
L’ÉTÉ L’ÉTÉRNITÉ

Pasquale Cicchetti

Nei suoi momenti migliori L’été l’éternité ci fa ricordare cosi si provava, da giovani, a sognare di conoscere tutto quello che avevamo visto nei film. Perché tutto si perde: anche l’adolescenza. Ma ciò che resta, al cinema, non è la morte. Sono le immagini.


LO STATO DELLE COSE

VINCERE È PERDERE

Leonardo Strano

Un'analisi intrecciata degli ultimi due film di Jan Komasa: il più recente, The Hater, distribuito su Netflix, mentre Corpus Christi nei cinema a quasi due anni dalla sua presentazione a Venezia. Due storie accomunate da un assillante tarlo del contemporaneo: il ruolo di potere e apparenza nella dialettica tra individuo e collettività.

IL MONDO ANALOGICO
DI NANNI MORETTI

Marco Longo

Torna (nuovamente) in sala la versione restaurata di Caro diario, che a meno di trent’anni dalla sua uscita offre domande rinnovate al presente italiano, a partire dal nostro rapporto mediato con la realtà.

VEGAN ANALOGUE FILM

Mario Blaconà

Nel 2019 le registe Esther Urlus e Josephine Ahnelt hanno deciso di creare un negativo vegan in bianco e nero 16mm fatto a mano, che risulta di fatto come il primo film a base vegetale nella storia del cinema, Vegan Analogue Film. Dopo numerosi tentativi sono riuscite a produrre un’immagine. Abbiamo chiesto a Esther e Josephine cosa le ha spinte a portare avanti questo esperimento e quali implicazioni pratiche e teoriche questo possa a vere per il futuro della pellicola.

SODERBERGH UNTOLD

Leonardo Strano, Marco Longo

Una conversazione non convenzionale sul cinema di Steven Soderbergh, all’indomani dell’uscita in streaming del suo ultimo film, Let Them All Talk. Un’occasione per riflettere su un autore poliedrico e imprevedibile, capace di interrogare con rara consapevolezza il rapporto tra linguaggi, media e realtà.

HABIBI COLLECTIVE

Vanessa Mangiavacca

Habibi Collective, archivio digitale con base Instagram dedicato alle opere di donne filmmaker provienienti dal Sud-est e dal Nord Africa, rappresenta una modalità giovane e ingegnosa di pensare il cambiamento del sistema cinematografico ed è la prova che un altro network, meno discriminatorio e più rappresentativo, è possibile.

I FILM PIÙ ATTESI
DEL 2021

Alessandro Stellino, Mario Blaconà

Una selezione di tredici film di alcuni tra gli autori più acclamati dell'ultimo decennio, che vedranno la luce verosimilmente tra maggio e settembre di questo 2021, con il rilancio dei principali festival internazionali dopo la sospensione a causa della pandemia.

10 IMPERDIBILI
IN HOME VIDEO

filmidee

Sono finalmente disponibili sul mercato italiano classici e film da riscoprire a lungo introvabili: da La trilogia umana di Kobayashi a Morgan matto da legare di Reisz e Taking Off di Forman, passando per America, America dove vai di Wexler e Gli amici di Georgia di Arthur Penn.

ALCHIMIA E MISTERO

Vanessa Mangiavacca

Intervista alle animatrici Magda Guidi e Mara Cerri, autrici dell'immaginifico Sogni al campo, presentato a Venezia Orizzonti: un'occasione per riflettere sul difficile riconoscimento produttivo del cinema breve di animazione in Italia, e sul suo enorme potenziale creativo, tra segno visivo, reminiscenze e inconscio.

FUORI FUOCO
PARTE QUARTA

Vanessa Mangiavacca

Fuori fuoco è una rubrica settimanale che la redazione di Filmidee ha ideato per riflettere sul momento di crisi che il mondo del cinema sta attraversando in seguito alla chiusura delle sale su tutto il territorio nazionale, perché fin troppo poco si è detto del lutto provato per gli ultimi difensori delle grandi immagini fragili.

OLTRE LA SPECIE

Alessandro Stellino, Alessandro Del Re

Una conversazione con Elsa Kremser e Levin Peter, registi di Space Dogs. Uno dei documentari più radicali degli ultimi anni che, partendo dal pedinamento di un branco di cani randagi a Mosca, riesce nel difficile compito di scardinare dalle fondamenta il potere dello sguardo antropocentrico.


From the Vault

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CINEMA ERETICO

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arte/fact

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SCREENING

IL VIZIO
DELLA SPERANZA

Dario Gigante

Premiato alla Festa del Cinema di Roma, il nuovo lavoro di Edoardo De Angelis è un film nobile nelle intenzioni e potente nell'estetica, uno spaccato d'Italia capace di riecheggiare la memoria di un lontano neorealismo nero: nell'accumulo di passioni turgide ed estreme, si espande l'intrinseca natura melodrammatica della ricerca del regista napoletano, affaticata però da alcune vistose implausibilità di sceneggiatura.

LA DONNA DELLO SCRITTORE

Tommaso Isabella

Christian Petzold parte dal romanzo Transito di Anna Seghers, oggetto di comune fascinazione con il maestro e collaboratore Harun Farocki, ma priva il racconto della sua ambientazione originale, lavorando sull'interferenza tra epoche distanti, una perturbazione che sospende la parabola fuori dal flusso storico e mostra il suo ripetersi infernale.

SENZA LASCIARE TRACCIA

Luigi Cabras

A otto anni di distanza dall’acclamato Un gelido inverno, il nuovo lavoro di Debra Granik è un film politico, un atto di accusa contro la guerra e contro gli eserciti, contro il capitalismo e il consumismo, eppure del tutto privo della demagogica leziosità di alcuni “cinemanifesti” ideologici.

FIRST MAN

Leonardo Strano

Nel nuovo film di Damien Chazelle, pur tra alti e bassi qualitativi, il folle volo verso la Luna diventa l’unica risposta esistenziale possibile per trovare pace nella realtà della sofferenza: il più iconico momento del secolo è trasferito nella risoluzione emotiva di un singolo individuo, capace di produrre un nuovo disegno del mondo fatto di silenzio e memoria, vuoto astrale e deflagrazione interiore.

LUCKY

Lorenzo Gineprini

Attraverso il racconto di un novantenne e dei suoi episodici incontri coi diversi esponenti di una piccola comunità americana, Lucky affronta il tema della morte come una favola laica senza ambizioni di realismo, costruita intorno all'ultima prova di Harry Dean Stanton.

REVENGE

Filippo Zoratti

Nel lungometraggio d'esordio di Coralie Fargeat le dinamiche del rape & revenge deflagrano in un cortocircuito prossimo al parossismo e all'eccesso, dove il tema della vendetta insegue il suo significato ultimo oltre ogni possibile cornice femminista di partenza.

BLACKKKLANSMAN

Leonardo Strano

Muovendosi nel perimetro del cinema di genere, declinando una comicità mainstream lieve ma densa, Spike Lee realizza una lezione di cinema politico che non sale in cattedra e parla al presente prendendo spinta dal passato.

L’UOMO CHE UCCISE
DON CHISCIOTTE

Davide Perego

Capace di restituire soprattutto il travagliato processo di lavorazione attraversato, il film di Terry Gilliam omaggia pigramente i suoi predecessori e si perde tra il pastiche sovversivo del suo autore e gli attriti col mondo della grande produzione hollywoodiana.

UN AFFARE DI FAMIGLIA

Pietro Renda

Il film Palma d'Oro di Kore-eda rovescia l'immagine familiare privandola di ogni rassicurante oggettività, in una società che rifiuta a gran forza chiunque preferisca alla consuetudine la clamorosa sovversione della tenerezza.

MONTPARNASSE
FEMMINILE SINGOLARE

Filippo Zoratti

Camera d'Or a Cannes 2017, l'esordio di Léonor Séraille ritrae un personaggio femminile al contempo unico e universale, che riflette il sentimento verso il futuro di un'intera generazione alle prese con gli squilibri della realtà.


On Tour

IL CORPO DELLA MEMORIA

La seconda giornata di Venezia 75 schiera in concorso l'eccellente Roma di Alfonso Cuarón, già tra i favoriti al Leone d'Oro, e l'affilato The Favourite di Yorgos Lanthimos. Convince meno il raggelato The Mountain dell'americano Rick Alverson.

NOSTALGIA
DEL FUTURO

La 75ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia si apre con l'atteso First Man di Damien Chazelle, un viaggio sulla Luna non totalmente a fuoco, mentre nelle Giornate degli Autori l'onore tocca a Rithy Panh, che porta il proprio cinema verso nuovi territori di rivelazione.

FAR EAST FILM
FESTIVAL 20:
SOTTO LA SCORZA POP

Filippo Zoratti

Alla sua ventesima edizione, il Far East Film Festival di Udine conferma la precisa intenzione di indagare, sotto alla superficie popolare della sua programmazione, le metafore e i ragionamenti stratificati che consentano una mappatura della contemporaneità orientale.

SICILIA QUEER FILMFEST:
RICOSTRUIRE L’EVENTO

Pietro Renda

Presentato in anteprima nazionale al Sicilia Queer filmfest dopo il successo di Cannes, La strada dei Samouni di Stefano Savona indaga, anche grazie alle animazioni di Simone Massi, le possibili forme per riuscire a tratteggiare in spirito di verità le memorie di una tragedia recente.

CANNES 71:
LE NOSTRE PALME

A Festival concluso e con un palmares ufficiale meno discutibile di altre edizioni (Palma d'Oro a Shoplifters di Hirokazu Kore'da), ecco le preferenze dei collaboratori di Filmidee.

CANNES 71:
CINEFILIA MALEDETTA

Tra gli ultimi film in concorso, Un Couteau dans le coeur di Yann Gonzalez è un omaggio al cinema di genere italiano degli anni '80, mentre Ayka di Sergey Dvortsevoy guarda ai Dardenne e a Brillante Mendoza nel raccontare il calvario di una giovane rifugiata kirghisa a Mosca.

CANNES 71:
CANE DI PAGLIA

Con Dogman Matteo Garrone gioca coi generi e illumina le sfumature più irriducibili dei rapporti di forza. Colpisce il suggestivo In My Room di Ulrich Köhler in Un Certain Regard, mentre nella Quinzaine si distingue Mohamed Ben Attia con il suo Dear Son.

CANNES 71:
COLPA SENZA SCAMPO

Teret, esordio alla finzione del serbo Ognjen Glavonić presentato nella Quinzaine des Realizateurs, è tra i film più belli in programma quest'anno a Cannes. In competizione, l'atteso Under the Silver Lake di David Robert Mitchell e Rafiki di Wanuri Kahiu, primo film di sempre ad arrivare dal Kenya.

CANNES 71:
LIBERA NOS A MALO

La settima giornata di festival è monopolizzata dal ritorno, fuori concorso, di Lars Von Trier con The House That Jack Built. Ma in competizione trova plauso unanime Shoplifters di Hirokazu Kore-eda, mentre il cinese Bi Gan convince con Long Day’s Journey Into Night, in Un Certain Regard.

CANNES 71:
FELICE E PERDUTO

In concorso, conquista il terzo film di Alice Rohrwacher, fiaba sulla scomparsa della mezzadria e sulla scissione tra uomo e natura, tra collettività e individuo. Alla Quinzaine des Realizateurs arriva invece Gaspar Noé con Climax, trip alllucinogeno a suon di musica.


LO STATO DELLE COSE

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La trappola del realismo

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