SCREENING

LUX AETERNA

Ilaria Scarcella

In questo mediometraggio Gaspar Noé dimostra di voler ancora sfidare lo sguardo del proprio pubblico, per allargare e infastidire la visione, provocando nuovi modi atti a sconvolgere il punto di vista collettivo sul reale.

BENTU

Mattia Musio

Nel suo ultimo film Salvatore Mereu racconta la ruralità di un mondo lontano nel tempo ma non ancora completamente abbandonato, anzi orgogliosamente difeso. Com’è giusto che sia.

THE HUMANS

Sara Gelao

L'opera prima di Stephen Karam parte dall'horror per seguire poi la forma dell'allegoria e plasmare un dramma familiare. Il risultato è sì orrorifico, ma non come si potrebbe venire indotti a pensare.

FIRE OF LOVE

Andrea Tiradritti

Maneggiando con grazia la potenza rivelatrice delle immagini d’archivio, nel suo ultimo documentario Sara Dosa racconta l’incredibile storia di una coppia di vulcanologi, ovvero l’intrecciarsi di due misteri abissali: come funziona la Terra? E come l’amore?

MEN

Mattia Musio

Con il suo ultimo lungometraggio Alex Garland decide di scegliere un j’accuse che mostra il fianco alla retorica, ma che allo stesso tempo dice quello che molti e molte pensano rispetto alla questione di genere, al netto dello spettacolare registro sovrannaturale della messa in scena.

NOPE:
GOOD TIMES / BAD TIMES

Leonardo Strano, Mario Blaconà

Il nuovo film di Jordan Peele si distingue come un oggetto non identificato particolarmente divisivo: segnale di un cinema in grado di fondere teoria e intrattenimento o epigono di un certo vizio del cinema contemporaneo, chiuso in un inseguimento del senso fine a se stesso?

MARINER OF
THE MOUNTAINS

Davide Perego

Alla ricerca delle tracce paterne, il regista Karim Aïnouz esplora l'Algeria con riservato pudore. Punteggiato da dubbi e piccole epifanie, un viaggio in forma di documentario capace di contagiosa umanità.

MEMORIA

Davide Palella, Leonardo Strano, Mario Blaconà

L'ultima opera di Apichatpong Weerasethakul assomiglia a un fulmine impazzito che piomba nella scena per lasciare una crepa, per attraversare una soglia che è necessario varcare per comprendere l’altro da sé.

THE NORTHMAN

Davide Palella

Il terzo lungometraggio di Robert Eggers è uno strambo e post-moderno colossal in bilico costante tra l'aulico e il triviale, tra apparato produttivo e impulso artistico, secondo una costante negoziazione per la quale pare non esserci più spazio per il fuori campo.

PICCOLO CORPO

Ilaria Scarcella

Laura Samani ragiona sulla finzione a servizio del reale portando a compimento il viaggio di un'eroina all'insegna di un riscatto: sociale, morale, moderno.


On Tour

CANNES 76: MONSTER, ABOUT DRY GRASSES

Leonardo Strano

Uniti da uno spunto narrativo comune, Kore'eda Hirokazu e Nuri Bilge Ceylan mettono in scena il contemporaneo regime di postverità e affermano il cinema come unica possibilità per abitare le sempre più opache immagini del mondo.

CANNES 76: YOUTH

Marco Grosoli

Presentato al 76esimo Festival de Cannes e primo di una nuova serie di film sulla gioventù cinese, l'ultimo lavoro di Wang Bing ragiona ancora una volta sul rapporto tra lavoro e vita.

CANNES 76: THE SWEET EAST

Davide Palella

L'esordio alla regia di Sean Price Williams, navigato dop dell'indie statunitense, ha l'ardore di non prendersi troppo sul serio e con tono post mumblcore compone un ritratto sociopolitico di un'America che vende se stessa al miglior offerente.

CANNES 76:
TIGER STRIPES, LE RÈGNE ANIMAL

Leonardo Strano

Tra metamorfosi adolescenziali e stigmi sociali Tiger Stripes e Le règne animal, rispettivamente presentati alla Semaine de la Critique e Un Certain Regard, scoprono il fianco a un fraintendimento antropocentrico dello sguardo animale.

BFF: IL CINEMA DI HELENA WITTMANN

Ilaria Scarcella, Chiara Canale

Dopo la prima mondiale a Locarno, Helena Wittman presenta al 41° Bellaria Film
Festival il suo secondo lungometraggio, Human Flowers of Flesh. Filmidee ha conversato con la
regista del suo rapporto con la sperimentazione cinematografica, tra citazioni esposte e influenze inaspettate.

BFF: IL CINEMA DI MARIO MASINI

Leonardo Strano

Un ricordo in cinque film di Mario Masini, fotografo, artista, libero pensatore passato per fortuna anche nel cinema lasciando nelle immagini una traccia di luce che ancora risplende.

BFF: PRINCESS

Carlotta Centonze

Il nuovo film di Roberto De Paolis è un coming of age delicato che racconta una condizione sociale difficile con la giusta dose di realismo, a volte magico a volte ironico.

BFF: MARGINI

Alessio Baronci

L'esordio ribelle e affascinante di Niccolò Falsetti sfiora certe zone liminali del nostro cinema, pensa come un road movie americano e, all’improvviso, con lucidità spiazzante, decide di confrontarsi con alcuni fantasmi dell’immaginario italiano a partire da quello del (neo)realismo.

BFF: MARCEL!

Daniela Persico

L'opera prima dell’attrice Jasmine Trinca, già presentata al 75esimo Festival di Cannes, ricorda la leggerezza buffa del cinema di Agnès Varda e le sperimentazioni astratte di Vera Chytilová, spingendo lo spettatore a guardare il mondo attraverso un’altra prospettiva.

BFF: IL CINEMA DI CARLOS CONCEIÇÃO

Sebastian Petri, Leonardo Strano

In occasione del passaggio al Bellaria Film Festival del suo ultimo film, Tommy Guns, Filmidee ha dialogato con Carlos Conceição, cercando di tracciare le coordinate di uno dei più promettenti registi del nuovo millennio.


arte/fact

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arte/fact - Archivio

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LO STATO DELLE COSE - Archivio

Non è stato trovato nulla.


On Tour - Archivio

CANNES 76: MONSTER, ABOUT DRY GRASSES

Leonardo Strano

Uniti da uno spunto narrativo comune, Kore'eda Hirokazu e Nuri Bilge Ceylan mettono in scena il contemporaneo regime di postverità e affermano il cinema come unica possibilità per abitare le sempre più opache immagini del mondo.

CANNES 76: YOUTH

Marco Grosoli

Presentato al 76esimo Festival de Cannes e primo di una nuova serie di film sulla gioventù cinese, l'ultimo lavoro di Wang Bing ragiona ancora una volta sul rapporto tra lavoro e vita.

CANNES 76: THE SWEET EAST

Davide Palella

L'esordio alla regia di Sean Price Williams, navigato dop dell'indie statunitense, ha l'ardore di non prendersi troppo sul serio e con tono post mumblcore compone un ritratto sociopolitico di un'America che vende se stessa al miglior offerente.

CANNES 76:
TIGER STRIPES, LE RÈGNE ANIMAL

Leonardo Strano

Tra metamorfosi adolescenziali e stigmi sociali Tiger Stripes e Le règne animal, rispettivamente presentati alla Semaine de la Critique e Un Certain Regard, scoprono il fianco a un fraintendimento antropocentrico dello sguardo animale.

BFF: IL CINEMA DI HELENA WITTMANN

Ilaria Scarcella, Chiara Canale

Dopo la prima mondiale a Locarno, Helena Wittman presenta al 41° Bellaria Film
Festival il suo secondo lungometraggio, Human Flowers of Flesh. Filmidee ha conversato con la
regista del suo rapporto con la sperimentazione cinematografica, tra citazioni esposte e influenze inaspettate.

BFF: IL CINEMA DI MARIO MASINI

Leonardo Strano

Un ricordo in cinque film di Mario Masini, fotografo, artista, libero pensatore passato per fortuna anche nel cinema lasciando nelle immagini una traccia di luce che ancora risplende.

BFF: PRINCESS

Carlotta Centonze

Il nuovo film di Roberto De Paolis è un coming of age delicato che racconta una condizione sociale difficile con la giusta dose di realismo, a volte magico a volte ironico.

BFF: MARGINI

Alessio Baronci

L'esordio ribelle e affascinante di Niccolò Falsetti sfiora certe zone liminali del nostro cinema, pensa come un road movie americano e, all’improvviso, con lucidità spiazzante, decide di confrontarsi con alcuni fantasmi dell’immaginario italiano a partire da quello del (neo)realismo.

BFF: MARCEL!

Daniela Persico

L'opera prima dell’attrice Jasmine Trinca, già presentata al 75esimo Festival di Cannes, ricorda la leggerezza buffa del cinema di Agnès Varda e le sperimentazioni astratte di Vera Chytilová, spingendo lo spettatore a guardare il mondo attraverso un’altra prospettiva.

BFF: IL CINEMA DI CARLOS CONCEIÇÃO

Sebastian Petri, Leonardo Strano

In occasione del passaggio al Bellaria Film Festival del suo ultimo film, Tommy Guns, Filmidee ha dialogato con Carlos Conceição, cercando di tracciare le coordinate di uno dei più promettenti registi del nuovo millennio.


SCREENING - Archivio

LUX AETERNA

Ilaria Scarcella

In questo mediometraggio Gaspar Noé dimostra di voler ancora sfidare lo sguardo del proprio pubblico, per allargare e infastidire la visione, provocando nuovi modi atti a sconvolgere il punto di vista collettivo sul reale.

BENTU

Mattia Musio

Nel suo ultimo film Salvatore Mereu racconta la ruralità di un mondo lontano nel tempo ma non ancora completamente abbandonato, anzi orgogliosamente difeso. Com’è giusto che sia.

THE HUMANS

Sara Gelao

L'opera prima di Stephen Karam parte dall'horror per seguire poi la forma dell'allegoria e plasmare un dramma familiare. Il risultato è sì orrorifico, ma non come si potrebbe venire indotti a pensare.

FIRE OF LOVE

Andrea Tiradritti

Maneggiando con grazia la potenza rivelatrice delle immagini d’archivio, nel suo ultimo documentario Sara Dosa racconta l’incredibile storia di una coppia di vulcanologi, ovvero l’intrecciarsi di due misteri abissali: come funziona la Terra? E come l’amore?

MEN

Mattia Musio

Con il suo ultimo lungometraggio Alex Garland decide di scegliere un j’accuse che mostra il fianco alla retorica, ma che allo stesso tempo dice quello che molti e molte pensano rispetto alla questione di genere, al netto dello spettacolare registro sovrannaturale della messa in scena.

NOPE:
GOOD TIMES / BAD TIMES

Leonardo Strano, Mario Blaconà

Il nuovo film di Jordan Peele si distingue come un oggetto non identificato particolarmente divisivo: segnale di un cinema in grado di fondere teoria e intrattenimento o epigono di un certo vizio del cinema contemporaneo, chiuso in un inseguimento del senso fine a se stesso?

MARINER OF
THE MOUNTAINS

Davide Perego

Alla ricerca delle tracce paterne, il regista Karim Aïnouz esplora l'Algeria con riservato pudore. Punteggiato da dubbi e piccole epifanie, un viaggio in forma di documentario capace di contagiosa umanità.

MEMORIA

Davide Palella, Leonardo Strano, Mario Blaconà

L'ultima opera di Apichatpong Weerasethakul assomiglia a un fulmine impazzito che piomba nella scena per lasciare una crepa, per attraversare una soglia che è necessario varcare per comprendere l’altro da sé.

THE NORTHMAN

Davide Palella

Il terzo lungometraggio di Robert Eggers è uno strambo e post-moderno colossal in bilico costante tra l'aulico e il triviale, tra apparato produttivo e impulso artistico, secondo una costante negoziazione per la quale pare non esserci più spazio per il fuori campo.

PICCOLO CORPO

Ilaria Scarcella

Laura Samani ragiona sulla finzione a servizio del reale portando a compimento il viaggio di un'eroina all'insegna di un riscatto: sociale, morale, moderno.


ITALIANS DO IT BETTER

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SCREENING

SPACCAPIETRE

Marco Longo

Partendo da uno spunto biografico-familiare – la morte in giovane età della nonna dei registi, bracciante pugliese – il nuovo film dei fratelli De Serio, presentato alle Giornate degli Autori, trasfigura il racconto in un universo polimorfo e atemporale, in cui a regnare è la fede nel possibile cinematografico.

MATTHIAS E MAXIME

Giuseppe Paternò Raddusa

L'ultimo lungometraggio di Xavier Dolan diventa l’occasione definitiva per attribuire al suo cinema i legittimi meriti. Mai realmente sovversivi, i film del regista canadese rappresentano in realtà uno dei più godibili - nonché prolifici - esempi artigianali di regolarità filmica.

I MISERABILI

Giuseppe Paternò di Raddusa

L’esordio alla regia di Ladj Ly trova nel capolavoro di Victor Hugo un parallelismo ossigenato che va oltre la scelta del titolo. Rabbia, ingiustizia, umanità: a 17 km da Parigi lo spirito di Hugo non viene solo evocato ma diventa lo spunto per una rilettura contemporanea di interessante rigore.

L’HOTEL DEGLI AMORI SMARRITI

Giulia Bona

La stanza d’albergo 212 si trasforma, per una notte, in un palcoscenico dove Maria osserva la sua vita a distanza di sicurezza. Teatro, cinema, storia d’amore: l’ultimo film di Christophe Honoré è un brillante gioco di sogni che prendono corpo.

NEVER RARELY SOMETIMES ALWAYS

Francesca Monti

L'ultimo lungometraggio di Eliza Hittman, Orso d'argento all’ultima Berlinale, parte da un mesto viaggio di due amiche verso una clinica abortiva per raccontare una vulnerabilità imposta, che impedisce di pensare al proprio percorso come a un cammino di formazione, dove le libere scelte possano considerarsi davvero tali.

THE OTHER SIDE OF THE WIND

Gabriele Gimmelli

L'opera postuma di Orson Welles è un esempio da manuale di “stile tardo”, frutto di una mente creativa che, giunta alle soglie della terza età e pungolata dall’incombere della morte, si è fatta ancora più fervida e imprevedibile che in gioventù.

HONEY BOY

Carlotta Centonze

Scritto da Shia LaBeouf sulla base della sua travagliata esperienza da child actor, il film di Alma Har’el è una lirica del dolore e del suo potere trasformativo, che rifugge ogni retorica e patetismo abbracciando, in tutte le sue possibili tensioni, il lato più umano del rapporto tra un padre e un figlio.

CATTIVE ACQUE

Filippo Tentori

In una ricostruzione cronachistica precisa e tesa, ma criticamente fragile, il legal thriller di Todd Haynes mostra di rifuggire la complessità assecondando la tendenza contemporanea ad accusare invece di compiere sforzi autoriflessivi.

ALICE E IL SINDACO

Marco Longo

Rohmeriano nello spirito e raffinato nella costruzione, il secondo lungometraggio del francese Nicolas Pariser conferma l'autore tra gli sguardi più spiccatamente politici della sua generazione, offrendo uno spaccato intergenerazionale sulla crisi civica del contemporaneo.

ZANA

Carlotta Centonze

Con sguardo lucido, a metà tra empatia e distacco, l'esordio della filmmaker kosovara Antoneta Kastrati costruisce una riflessione sul tormento della sopravvivenza e sull'omertà dei vivi, in cui le immagini perdute e ritrovate della protagonista diventano il simbolo di una lotta contro l’oblio: il cinema offre così uno spazio di elaborazione e, forse, anche di cura.