SCREENING

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On Tour

INDOCILI:
TARDO AGOSTO

Mario Blaconà

Attraverso un lavoro impostato sul suono e solo dopo sulla composizione dell’inquadratura, Cammarata e Foscarini scelgono di farsi sorprendere da ciò che la durata di un paesaggio può infliggere a un astante, nei momenti più inaspettati di una lunga attesa.

INDOCILI:
SONNENSTUBE

Leonardo Strano

In Sonnenstube Davide Palella compone un omaggio a un umile testimone della storia della luce, trasfigurando il documentario d'archivio per evocare una sfida che riguarda l'invisibile e i limiti della rappresentazione.

TFF 40:
VITA TERRENA DI
AMLETO MARCO BELELLI

Luca Mannella

Presentato in concorso tra i documentari italiani al 40° Torino Film Festival, il nuovo film di Luca Ferri parla di morte, ma crepita di vite. Per Ferri mostrare il mistero di un’esistenza significa imprigionarlo in una struttura, nel riquadro definito dell’immagine.

FILMMAKER FEST 42:
NUIT OBSCURE

Leonardo Strano

Dopo il passaggio al 75esimo Festival di Locarno, Nuit Obscure – Feuillets sauvages vince il Filmmaker Festival 2022: è un film che porta al grado zero le strategie di controllo del reale per trovare nello sguardo non un’occasione di possesso ma di testimonianza.

INDOCILI:
HAPPY NEW YEAR, JIM

Luca Mannella

Nell’universo del cortometraggio Happy New Year, Jim di Andrea Gatopoulos le gerarchie tra realtà autentica e finzione saltano. Il fuoricampo è anch’esso simulato e simulacro, lo sguardo diventa gameplay, e il cinema si fa copia di copia.

INDOCILI:
THE KENNEL

Luca Mannella

In quest'opera Demetrio Giacomelli si muove tra found footage, film amatoriale e videoarte, ma come è chiaro da questa abbondanza di etichette il film sfugge ad ogni definizione di genere, raggiungendo così un'estrema libertà narrativa.

INDOCILI:
BADABÒ

Valentina Pietrarca

Il documentario di Stefano Cau racconta il mondo degli anziani relegati ai margini della società. Non si tratta però di una denuncia sociale, quanto di uno sguardo su uno scorcio di realtà attraverso una messa in scena anarchica e gioiosa, che mette da parte ogni costruzione forzatamente formale.

INDOCILI:
UNA VOLTA ANCORA

Valentina Pietrarca

Nel suo film Giulia Di Maggio riduce la presenza umana e affida il racconto quasi unicamente ai luoghi e agli oggetti che li riempiono, lasciando a chi guarda un senso di profondo affetto.

VISIONI DAL MONDO: NEI GIARDINI DELLA MENTE

Elisa Cherchi

Matteo Balsamo affronta il tema spesso stigmatizzato della malattia mentale, evitando pietismi e retorica, ma costruendo immagini estremamente cariche di valore esperienziale senza la velleità di offrire risposte definitive.

FRONTDOC 2022:
NEL VORTICE
DEL PRESENTE

Andrea Tiradritti

Una ricognizione dell'ottimo programma di Frontdoc di Aosta, quest'anno alla sua undicesima edizione. Un progetto aperto al rinnovamento di prospettiva sulla realtà e sul cinema, partecipe dei cambiamenti che investono entrambi.


arte/fact

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arte/fact - Archivio

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LO STATO DELLE COSE - Archivio

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On Tour - Archivio

INDOCILI:
TARDO AGOSTO

Mario Blaconà

Attraverso un lavoro impostato sul suono e solo dopo sulla composizione dell’inquadratura, Cammarata e Foscarini scelgono di farsi sorprendere da ciò che la durata di un paesaggio può infliggere a un astante, nei momenti più inaspettati di una lunga attesa.

INDOCILI:
SONNENSTUBE

Leonardo Strano

In Sonnenstube Davide Palella compone un omaggio a un umile testimone della storia della luce, trasfigurando il documentario d'archivio per evocare una sfida che riguarda l'invisibile e i limiti della rappresentazione.

TFF 40:
VITA TERRENA DI
AMLETO MARCO BELELLI

Luca Mannella

Presentato in concorso tra i documentari italiani al 40° Torino Film Festival, il nuovo film di Luca Ferri parla di morte, ma crepita di vite. Per Ferri mostrare il mistero di un’esistenza significa imprigionarlo in una struttura, nel riquadro definito dell’immagine.

FILMMAKER FEST 42:
NUIT OBSCURE

Leonardo Strano

Dopo il passaggio al 75esimo Festival di Locarno, Nuit Obscure – Feuillets sauvages vince il Filmmaker Festival 2022: è un film che porta al grado zero le strategie di controllo del reale per trovare nello sguardo non un’occasione di possesso ma di testimonianza.

INDOCILI:
HAPPY NEW YEAR, JIM

Luca Mannella

Nell’universo del cortometraggio Happy New Year, Jim di Andrea Gatopoulos le gerarchie tra realtà autentica e finzione saltano. Il fuoricampo è anch’esso simulato e simulacro, lo sguardo diventa gameplay, e il cinema si fa copia di copia.

INDOCILI:
THE KENNEL

Luca Mannella

In quest'opera Demetrio Giacomelli si muove tra found footage, film amatoriale e videoarte, ma come è chiaro da questa abbondanza di etichette il film sfugge ad ogni definizione di genere, raggiungendo così un'estrema libertà narrativa.

INDOCILI:
BADABÒ

Valentina Pietrarca

Il documentario di Stefano Cau racconta il mondo degli anziani relegati ai margini della società. Non si tratta però di una denuncia sociale, quanto di uno sguardo su uno scorcio di realtà attraverso una messa in scena anarchica e gioiosa, che mette da parte ogni costruzione forzatamente formale.

INDOCILI:
UNA VOLTA ANCORA

Valentina Pietrarca

Nel suo film Giulia Di Maggio riduce la presenza umana e affida il racconto quasi unicamente ai luoghi e agli oggetti che li riempiono, lasciando a chi guarda un senso di profondo affetto.

VISIONI DAL MONDO: NEI GIARDINI DELLA MENTE

Elisa Cherchi

Matteo Balsamo affronta il tema spesso stigmatizzato della malattia mentale, evitando pietismi e retorica, ma costruendo immagini estremamente cariche di valore esperienziale senza la velleità di offrire risposte definitive.

FRONTDOC 2022:
NEL VORTICE
DEL PRESENTE

Andrea Tiradritti

Una ricognizione dell'ottimo programma di Frontdoc di Aosta, quest'anno alla sua undicesima edizione. Un progetto aperto al rinnovamento di prospettiva sulla realtà e sul cinema, partecipe dei cambiamenti che investono entrambi.


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ITALIANS DO IT BETTER

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SCREENING

VOX LUX

Daniela Persico

Rivelando una costruzione formale che condensa un racconto distopico del nostro presente, il secondo film di Brady Corbet attraversa il pop contemporaneo per tentare di fare i conti con il faustiano smarrimento della società occidentale.

MADEMOISELLE

Emiliano Dal Toso

Con una magistrale lezione sull'ambiguità dell'eros e recuperando le chiavi di lettura dei suoi film più celebri, Park Chan-Wook aggiunge un ulteriore tassello a un mosaico dietro alla cui folgorante bellezza si cela il racconto di anime mai riconciliate.

L’OSPITE

Brigitta Loconte

Proiettato nella sezione Piazza Grande del Festival del Cinema di Locarno 2018, il nuovo film di Duccio Chiarini narra, in una cornice romano-borghese intrisa di comica tragicità, i dialoghi intimi intessuti tra Guido, un ricercatore tormentato alla prese con la fine di una storia, e i suoi provvisori ospitanti.

MIDSOMMAR

Giulia Bona

Una fitta simbologia riveste il secondo lungometraggio di Ari Aster, simile un rituale che si mostra in tutta la sua follia creatrice alla luce di un sole che non tramonta mai, nel contesto idilliaco e disturbante di una comunità pagana in Svezia.

FIORE GEMELLO

Filippo Tentori

Al centro dell’opera seconda di Laura Luchetti sta la necessità di condividere una disposizione affettiva che trascenda la semplice solidarietà, virando piuttosto verso la consapevolezza del proprio e altrui sentire.

NORMAL

Leonardo Strano

Il film di Adele Tulli si contraddistingue per la qualità del punto di vista sui codici e dispositivi di genere: attraverso un uso specifico e congiunto dell’inquadratura e del montaggio, il suo documentario esamina senza didascalismi la realtà della normatività e la normatività della realtà.

DOLOR Y GLORIA

Dario Gigante

Ritratto dell'artista da vecchio: Almodóvar pizzica le corde dello struggimento, rivelandosi, tra auto-fiction e metacinema, in un disarmante melodramma della memoria.

IL TRADITORE

Marco Longo

Ripercorrendo la vicenda di Tommaso Buscetta, il nuovo film di Marco Bellocchio – unico italiano in concorso a Cannes – ritrae tra slanci visionari e qualche caduta di stile una figura prigioniera del proprio ruolo, al centro di un pirandelliano gioco delle parti che è sintesi tagliente delle contraddizioni irrisolte di un paese.

RICORDI?

Lorenzo Gineprini

A quasi dieci anni dal precedente Dieci inverni, Valerio Mieli torna a interrogarsi sull'evoluzione di una relazione, narrata attraverso i ricordi dei suoi protagonisti e intrecciata a riflessioni teoriche sulla natura della memoria e dell’amore.

US

Mario Blaconà

L'attesa opera seconda di Jordan Peele riporta nuovamente la lotta di classe al centro del contenuto cinematografico, creando un parallelismo quasi militante fra plot e sottotesto e asservendo il racconto al necessario discorso che lo sostiene.