FILMARE È ESSERE FILMATI
Un conversazione con Giovanni Maderna sul suo The Walk, un esempio di cinema come atto spontaneo, come gesto riappropriativo degli spettatori sul potere del loro sguardo.
CANNES 75: DERIVE DEL PRESENTE
Con Nostalgia Mario Martone rilancia il rapporto del suo cinema con la città di Napoli attraverso la trasposizione dell'omonimo romanzo di Ermanno Rea; Ruben Östlund conferma la sua satira corrosiva con Triangle of Sadness, riflessione originale sulla resa agli imperativi superficiali della società contemporanea.
MEMORIA
L'ultima opera di Apichatpong Weerasethakul assomiglia a un fulmine impazzito che piomba nella scena per lasciare una crepa, per attraversare una soglia che è necessario varcare per comprendere l’altro da sé.
CANNES 75: PASSIONI INSONDABILI
Prosegue la disamina dei film in Concorso, passando da due opere agli antipodi e tuttavia accomunate da un desiderio di sobrietà: quella asciutta dell'hitchcockiano Decision to Leave, grande ritorno di Park Chan-wook, e quella empatica de Le otto montagne, trasposizione del romanzo di Paolo Cognetti.
BELLARIA FF 40: SPARTIVENTO
Il nuovo film di Marco Piccarreda, da poco premiato al Bellaria Film Festival, racconta con coraggiosa delicatezza il legame di cura tra una nonna e suo nipote, esplorando desideri poco narrati in un'Italia torrida e indolente.
CANNES 75: IL MONDO E I SUOI ERRORI
Il Concorso prende avvio all’insegna dell’autobiografia, con Armageddon Time di James Gray, ma il primo colpo di fulmine del Festival lo regala EO di Jerzy Skolimowski, lacerante riflessione sulla miseria umana attraverso il punto di vista di un asino.
BELLARIA FF 40: ALCARRAS
Il film di apertura del Bellaria Film Festival, già vincitore dell'Orso d'oro al Festival di Berlino, conferma Carla Simon come una delle registe più interessanti del panorama contemporaneo e una delle più lucide interpreti dei traumi del proprio paese, la Spagna.
THE NORTHMAN
Il terzo lungometraggio di Robert Eggers è uno strambo e post-moderno colossal in bilico costante tra l'aulico e il triviale, tra apparato produttivo e impulso artistico, secondo una costante negoziazione per la quale pare non esserci più spazio per il fuori campo.
IL VERTICE DELLA TENSIONE
Con Antidisturbios Rodrigo Sorogoyen mette ancora una volta in scena il collasso sociale e psicologico di una nazione attraverso il linguaggio del thriller, confermandosi come uno degli sguardi più tensivi del cinema contemporaneo.
PICCOLO CORPO
Laura Samani ragiona sulla finzione a servizio del reale portando a compimento il viaggio di un'eroina all'insegna di un riscatto: sociale, morale, moderno.