POPOLI 62: L’ETÀ DELL’INNOCENZA
Presentato nel Concorso Italiano del Festival, il terzo film di Enrico Maisto segna uno scarto rispetto alle opere precedenti e, riflettendo sul passaggio dall'infanzia all'età adulta nel rapporto tra il regista e sua madre, si rivela una coraggiosissima transizione di dispositivo e una profonda riflessione sul cinema e le sue forme.
POPOLI 62: THE POLICE ESTATE
Nel Concorso Internazionale il mediometraggio di Antoine Dubos problematizza i confini tra finzione e documentario per interrogarsi sulla legittimità con cui il corpo di polizia francese teorizza le proprie simulazioni di intervento sul campo.
THE TSUGUA DIARIES
Evento di apertura del Festival, il film di Miguel Gomes e Maureen Fazendeiro è la risposta più gioiosa che il cinema poteva offrire in questo tempo pandemico, ponendosi come atto di liberazione creativa, sperimentazione, laboratorio dell'immaginario e strumento fondamentale della vita.
MAYA DEREN. THE TIME QUALITY OF A WOMAN
Protagonista della retrospettiva Amateur is a Lover, nell'ambito del festival Archivio Aperto, Maya Deren ha intuito strade e indicato vie prima di lei mai percorse. Donna capace di affermarsi in un mondo maschile, Deren è oggi più che mai riconosciuta come un’anticipatrice che sfugge alle definizioni, scomoda, sorprendente.
I GIGANTI
Bonifacio Angius costruisce un film radicale e dunque difficile da digerire e categorizzare, che ci riporta su un piano della narrazione statico e selvatico, dove l'accenno a un possibile canovaccio si riduce al susseguirsi di battute balbuzienti, inevitabilmente rivolte ad una fine già incombente dall'inizio.
IL BUCO
Rinunciando a filmare un ambiente di facile collocazione spaziale e temporale, l'ultimo film di Michelangelo Frammartino rinnova con successo lo scarto da un approccio totalmente antropocentrico all'immagine e dal bisogno archetipico di controllare il visibile.
TITANE
In Titane Julia Ducournau aggira la gabbia della drammaturgia classica attraverso un’immagine diventata ormai una cosa a sé stante, oltre il genere e la morale, verso una nuova poetica dell'inanimato, senza avventure, senza prove, senza resurrezioni.
THE CARD COUNTER
Cinema realizzato senza porsi la questione del perché e per chi: realizzato e basta, per necessità, sfogo e testimonianza di un dissidio interiore, come risposta inevitabile alle sofferenze del mondo. Paul Schrader crede ancora in questo cinema, non come redenzione o espiazione, ma come presa di coscienza.
BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
L'ultimo lavoro di Radu Jude è una mossa di educazione estetica a favore della libertà dell’individuo, una lotta necessaria che il suo cinema ha sempre compiuto con lo scopo di mostrarci un pensiero che sia consapevole della distorsione della realtà, ma che abbia anche il coraggio di attraversarne il riflesso.
AMORE E MORTE
In occasione dell'uscita in blu ray del restauro digitale di Ultimo Tango a Parigi, una riflessione sul film di Bernardo Bertolucci, che ha segnato e segna ancora oggi il dibattito sull'indipendenza del corpo femminile, facendosi ambiguo ma essenziale latore di un conflitto tra oggettivizzazione della fisicità della donna e sua liberazione.