VENEZIA 68:
LA CONTESTAZIONE

Cahiers du Cinema

"Riformare i festival è scopo vano, puro dilettantismo, se non si mettono prima in questione le strutture commerciali attuali del cinema". Sulla rivista francese, nel novembre 1968, viene pubblicato un testo collettivo scritto a caldo dopo la discussa edizione del festival.

IMPOSSIBILE RINNEGARSI

Marco Longo

Alberto Fasulo trasforma in cinema la vicenda cinquecentesca del mugnaio eretico Domenico Scandella, detto Menocchio: prima ancora di una ricostruzione storica, un film capace di esprimere tutta l'elettricità di un cortocircuito morale e politico tra passato e presente.

IL TEMPO
NECESSARIO

Daniela Persico e Alessandro Stellino

Intervista ad Alberto Fasulo che, con Menocchio realizza un esordio personalissimo nella finzione, caratterizzato da una forza cinematografica inattesa, capace di vivere oltre i limiti dello schermo e la durata della visione, testimonianza di un’avventura cinematografica unica e radicale.

VUOTO A RENDERE

Mario Blaconà

Con Coincoin et les z’inhumains Bruno Dumont prosegue la sua analisi sul fondo oscuro e ridicolo dell’uomo moderno, trovando nella farsa il contenente ideale per riflettere una civiltà al crepuscolo spinta da se stessa verso il baratro.

IL MONDO
IN FIAMME

Alessandro Stellino

In occasione della proiezione di What You Gonna Do When the World's on Fire? alla 59esima edizione del Festival dei Popoli, una conversazione con Roberto Minervini, al centro di una retrospettiva che propone l'integralità della sua opera.

LOCARNO 71:
L’ORGASMO FEMMINILE

Marco Grosoli

Con Gangbyun Hotel Hong Sang-Soo supera i film precedenti e per la prima volta in assoluto lascia tutti gli attriti di coppia rigorosamente fuoricampo, cancellando sempre più ogni estrinsecazione grafica della differenza sessuale, a favore di un’uniformità che, guardata da vicino, si rivela pericolosamente irregolare e incoerente.

LOCARNO 71:
DESERTO DI SOGNI PERDUTI

Pietro Renda

Il parco tecnologico di Sophia Antipolis, da cui prende il titolo il nuovo film di Virgil Vernier, è una zona grigia dello spirito che anela a un altrove e confida nell’avvento del nuovo, proprio come il ritorno liberatorio a una foresta soppiantata per la creazione di un sito artificiale.

LOCARNO 71:
CORPI TRA LE OMBRE

Pietro Renda

Come lampi che interrompono un'oscurità prolungata, domande aperte accompagnano il viaggio atemporale innescato da Fausto, opera tanto sfuggente quanto ammaliante della regista canadese Andrea Bussmann, presentata alla scorsa edizione del Festival di Locarno.

IL CINEMA
È LA MIA VITA

Amir Naderi

"Sono cresciuto in strada, e il cinema è diventato la mia casa". In esclusiva, la lettera scritta da Amir Naderi a Jean-Michel Frodon in occasione della retrospettiva dedicata al cineasta iraniano presso il Centre Pompidou di Parigi nella scorsa primavera.

ANATOMIA DELLA
MELANCONIA

Silvia Nugara

Crepuscolare e sensuale, l’opera di Jean Paul Civeyrac è incentrata sui temi del legame, del lutto e della melanconia. Il suo ultimo film Mes Provinciales è la summa di un percorso omaggiato lo scorso anno con una retrospettiva alla Cinémathèque Française.