CANNES 70 LA LOTTA E LA RICERCA
In competizione, 120 battements par minute di Robin Campillo si guadagna il titolo di film più politico del festival. Con Visages, villages Agnès Varda torna a Cannes fuori concorso, rinnovando insieme al fotografo JR il viaggio di un cinema assetato di umanità.
ROTTERDAM 2017
Una panoramica su alcuni dei film più interessanti visti all'ultima edizione dell'International Film Festival Rotterdam: cinque titoli, cinque prospettive d'autore accomunate dal tentativo di reinventare l'approccio al racconto e alla finzione.
TORINO 34: IL LATO OSCURO DELL’HARDCORE
Opera seconda di Justin Kelly, King Cobra racconta un fatto di cronaca dell'industria dell'hardcore omosessuale, mostrando i maggiori limiti di scrittura e regia quando si rivolge al thriller o al dramma. Presentato nella sezione After Hours dell'ultimo TFF.
COME UNA RECITA
Con Golden Exits Alex Ross Perry conferma il proprio microcosmo narrativo di riferimento, una Brooklyn quasi provinciale dove le relazioni sono intimamente condizionate dalla percezione dello sguardo e del giudizio dell'altro.
TORINO 34: POLITICA DEI SENTIMENTI
Una panoramica su TFFDoc LOVE, sezione del festival torinese che quest'anno si è concentrata sul tema dell'amore declinato in chiave impegnata: uno spazio per riflettere sulle incessanti ricombinazioni tra sentimenti, visione e politica.
TORINO 34: COMMIATO ALL’INNOCENZA
Presentato in concorso al Torino Film Festival, Vetar di Tamara Drakulic mette in scena con sguardo apparentemente distaccato la frattura insanabile tra un padre e una figlia nel momento in cui questa si affaccia all'adolescenza.
TORINO 34: PAESE PRIGIONE
Cinema come teatro scientemente filmato, Nyai - A Woman from Java dell'indonesiano Garin Nugroho rinnova la riflessione post-coloniale attraverso la figura tradizionale della Nyai, concubina indigena dei coloni occidentali.
TORINO 34: ONDE D’AMORE
La sezione Onde del TFF indaga il cuore del linguaggio: lo confermano due film che, pur con soluzioni differenti, si interrogano sul tema dell’amore, Le Parc di Damien Manivel e Muito romântico di Melissa Dullius e Gustavo Jahn.
SIMMETRIE IMPERFETTE
Con On the Beach at Night Alone, che a Berlino ha visto premiata l’attrice Kim Minhee, Hong Sangsoo prosegue il gioco spiraliforme del suo cinema, dove identità, sogni ed eventi continuano a inseguirsi senza mai davvero a combaciare.
L’AMORE E IL SUO TEMPO
Abbandonata la tensione verso la monumentalità viscontiana, con Call Me by Your Name Guadagnino apre il proprio percorso a una rinnovata affezione per la presenza e il gesto, raccontando il tempo dell’innamoramento, essenza stessa del cinema.
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