I TEMPI FELICI VERRANNO PRESTO
Nel suo ultimo film Alessandro Comodin varca una soglia che solo l’occhio del cinema sa creare, spingendoci a rompere schemi narrativi prestabiliti e a usare, in maniera rinnovata, un linguaggio troppo a lungo tenuto a bada da sguardi educati e compromessi.
L’ACCABADORA
Pau racconta uno snodo cruciale della storia recente attraverso la forma di un cinema apparentemente fuori tempo massimo. Un cinema "classico" per mettere in scena un processo di mutazione in pieno svolgimento.
CORPO ESTRANEO
Zanussi mira alla santità con un film infarcito di luoghi comuni da cartolina, cliché letterario-cinematografici e l'ossessione per il passato comunista, limitandosi ad affermare che si tratta di "questione di fede".
AVE, CESARE!
Il nuovo film dei fratelli Coen è un'incursione vertiginosa e folle nel mondo dorato della Hollywood classica, dominata dalle forze di un capitale che ha forgiato le nostre visioni e ci ha assolto da ogni peccato.
GOOD KILL
Il film di Andrew Niccol si colloca all'interno del discorso sulla crisi delle strutture di rappresentazione all'interno del genere bellico, ormai privato delle coordinate sulle quali si è storicamente fondato.
FUOCOAMMARE
Gianfranco Rosi continua a fare cinema consapevolmente, fuori da ogni retorica e al servizio dell'unico imperativo morale proprio dell'arte documentaria, anche all'interno di stive che sono le camere a gas dei nostri tempi.
L’INFINITA FABBRICA DEL DUOMO
Il film di D'Anolfi e Parenti, primo frammento (riguardante la Terra) di Spira Mirabilis, un futuro film-tetralogia sui quattro elementi e il tempo dell'immortalità, è un film sulla fisica, la microfisica e la metafisica del potere.
DAL RITORNO
Presentato in concorso al Cinéma du Réel, il nuovo documentario di Giovanni Cioni è il ritratto di un sopravvissuto dei campi. Nel filmare l'indicibilità della testimonianza, il regista toscano raggiunge una delle vette del suo cinema precario e doloroso.
THE END OF THE TOUR
Il cinema torna alla centralità della parola per raccontare due geni dei nostri tempi. Qui, un dialogo tra David Foster Wallace e David Lipsky funge da lente di ingrandimento nell’indagine sulla personalità dello scrittore.
MÓZES, IL PESCE E LA COLOMBA
Vincitore del 33° Bergamo Film Meeting, l'esordio dell'ungherese Virág Zomborácz è un surreale racconto di formazione che passa dal necessario affrancamento nei confronti della figura paterna.
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