BERLINALE 66: LA RESPONSABILITÀ DEL FUTURO
Ne L'avenir, film vincitore dell'Orso d'argento alla Berlinale per la miglior regia, Mia Hansen Løve ritorna a una storia personale che si apre a una riflessione sulla libertà dell'individuo nella postmodernità.
BERLINALE 66: IL TEATRO DELLA GUERRA
Ta'ang di Wang Bing, presentato al Forum, ci porta ai tempi della Resistenza e alla parola come nucleo della comunità, seguendo la vita quotidiana di un popolo in fuga dalle guerre civili lungo la frontiera cinese.
BERLINALE 66: NEL SOLCO DELLA STORIA
Con The Illinois Parables, Deborah Stratman racconta uno stato americano e più in generale la storia, inesistente e al tempo stesso rimossa, di tutti gli Stati Uniti, l’infanzia di una nazione che fa a meno del passato.
BERLINALE 66: INQUIETUDINI ESISTENZIALI
Cinque opere scelte all'interno della variegata programmazione del festival: ritratti umani e sociali di un mondo, spesso al femminile, in profondo conflitto con se stesso e la propria rappresentazione.
ROTTERDAM 45: ŠKAFAR e GIANVITO
Nuova direzione per il festival di Rotterdam: da segnalare Mama, film sloveno di Vlado Škafar che sa unire il minimalismo della narrazione al lirismo della regia, e la presenza di Wake (Subic) di John Gianvito.
ROTTERDAM 45: IL NUOVO CIMITERO DEL SOLE
Unico in vita della triade Oshima-Wakamatsu-Adachi, quest'ultimo realizza un film unico, Artist of Fasting. In occasione della sua presentazione, il Festival di Rotterdam dedica all'autore una retrospettiva completa.
ROTTERDAM 45: VARCANDO LA SOGLIA DEL CINEMA
I Racconti dell'orso, esordio di Samuele Sestieri e Olmo Amato, selezionato a Rotterdam dopo la prima al TFF, è un sorprendente viaggio di iniziazione al cinema, una felice anomalia nel panorama italiano.
VISIONS DU RÉEL: FILMARE LA RESISTENZA
Gulîstan, Land of Roses, primo film della regista curdo-canadese Zaynê Akyol è un'opera di raro impegno, non soltanto per il sostegno alla causa delle donne del PKK ma soprattutto per il gesto filmico che mette in atto.
DIVAGAZIONI SULL’AMORE
Kiss me not di Inès Loizillon, cortometraggio presentato al Festival Premiers Plans d'Angers, si sofferma sulle peregrinazioni amorose di un ragazzino ai bordi di una pista da pattinaggio.
CONTRO IL CINEMA ADDOMESTICATO
Carlo Hintermann, produttore e filmmaker tra i più eccentrici d'Italia, racconta la sua "prassi" produttiva, tra la convinzione di sostenere autori visionari e quella di rifiutare la nicchia come pubblico privilegiato.