QUANTO DISTA L’INIMMAGINABILE?
Retrospettiva dedicata dall’Arsenal di Berlino a uno dei maggiori registi austriaci contemporanei, Nikolaus Geyrhalter, che fa dell’improbabile la materia della sua esplorazione cinematografica.
CHANTAL AKERMAN: A RITROSO
Il direttore del Festival del Film di Locarno ricorda Chantal Akerman a partire dal suo ultimo film, No Home Movie, un'opera lucida e dolente su un mondo senza distanze e sulle immagini della fine del cinema.
JE, TU, IL, ELLE (1974)
Primo lungometraggio della regista scomparsa, qui anche protagonista. La fuga di una ragazza dalle convenzioni sociali compiuta con l'urgenza di un “urlo di un tempo soffocato per partecipare al gioco sociale”.
JEANNE DIELMAN, 23, QUAI DE COMMERCE, 1080 BRUXELLES (1976)
Il film che ha reso celebre Chantal Akerman è una riflessione sui limiti del realismo cinematografico. I gesti quotidiani di una casalinga costruiscono una narrazione tesa e opaca che si scolpisce nella mente.
TAXI TEHERAN
Orso d'Oro a Berlino 2015, il film di Jafar Panahi è l'ennesimo capitolo di un corpo a corpo con i dettami della repressione: un taxi si apre alla realtà della società iraniana, il cinema rinnova il proprio impegno di libertà.
CRIMSON PEAK
Omaggio definitivo di Del Toro ai suoi numi cinematografici e narrativi: un film piacevolmente anacronistico – seppure non del tutto riuscito – rispetto alle attuali tendenze di Hollywood in materia di spettri e case infestate.
RITORNO ALLA VITA
Il ritorno di Wenders al cinema di finzione propone un uso empatico del 3D e dei movimenti di macchina, ma l’intimità coi soggetti non sempre corrisponde all’esplorazione profonda della tragedia di cui sono protagonisti.
SICARIO
Nel thriller di Denis Villeneuve, a regnare incontrastato è il primato dello spazio: il confine tra Messico e Stati Uniti diviene così il teatro di una storia senza redenzione, senza giustizia e, soprattutto, senza fine.
LIFE
Il film del regista olandese Anton Corbijn, dedicato al rapporto tra l'icona James Dean e il fotografo Dennis Stock, patisce tutti i limiti di uno sguardo raggelato ed estetizzante, incapace di soffiare vita sui personaggi.
INSIDE OUT
Un successo (quasi) unanime per il nuovo lungometraggio targato Pixar: merito di Pete Docter e Ronnie Del Carmen, che sondando le potenzialità dello storytelling tradizionale hanno raccontato le emozioni attraverso le emozioni.