FERITOIE NEL TEMPO
The Assassin di Hou Hsiao-hsien, tra i pochi capolavori in concorso a Cannes, è un film dalla sublime grazia visiva, un trionfo di zone opache e snodi narrativi ellittici che annulla la consueta dicotomia tra azione e contemplazione.
DOVE IL PASSATO NON ESISTE
Finito in fretta e furia per partecipare a Cannes, Mountains May Depart di Jia Zhangke racconta il sogno del capitalismo cinese articolando il racconto in tre diverse epoche storiche: passato, presente e futuro.
GOODBYE IRON COFFIN KILLER
Cemetery of Splendour di Apichatpong Weerasethakul: stratificazione tra i luoghi della vita del regista e la mitologia, in un'osmosi continua tra quotidiano e soprannaturale, realismo e fantascienza, onirismo e animismo.
FANTASMI FLUTTUANTI
Con Journey to the Shore, Kurosawa Kiyoshi torna ancora una volta ai fantasmi, alle case infestate, ma senza ricorrere ad alcun effetto orrorifico. Una storia d'amore ultraterreno calata nella quotidianità.
LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA
Con Trois souvenirs de ma jeunesse Desplechin riprende il protagonista di Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle) in un'avvolgente stream of consciousness sulla rielaborazione affettiva del passato.
LA RISCOPERTA DELL’AMORE
L’Ombre des femmes è forse il film più ottimista di Philippe Garrel. Diurno, trasparente e luminoso, racconta con attenzione al dettaglio e limpida essenzialità la riappropriazione dell'amore di coppia dopo il tradimento.
IL TESORO RIMOSSO DI UNA NAZIONE
Camoara di Poromboiu è un film di fantasmi: quelli delle radici identitarie di un popolo e quelli letteralmente sepolti nel giardino di una villa di campagna, rievocati dalle parole dei personaggi dal buio della Storia.