FANTASMI FLUTTUANTI
Con Journey to the Shore, Kurosawa Kiyoshi torna ancora una volta ai fantasmi, alle case infestate, ma senza ricorrere ad alcun effetto orrorifico. Una storia d'amore ultraterreno calata nella quotidianità.
EISENSTEIN IN MESSICO
Il nuovo film di Peter Greenaway è un atto d'amore cinefilo e spiazzante, un divertissement dalla rigida architettura interna minato dal compiaciuto narcisismo che contraddistingue tante opere del regista inglese.
MIA MADRE
Dopo Habemus Papam ancora un film sul tema dell'inadeguatezza per Nanni Moretti. Ma questa volta l'intimità del racconto non trova mai la giusta profondità e finisce per risultare estranea allo spettatore.
SHORT SKIN
La sorprendente opera prima di Duccio Chiarini, è un ritratto d'adolescente intimo, ironico e sensibile, capace di aperture coraggiose e decisamente atipiche nel contesto asfittico del cinema italiano.
EX MACHINA
Kammerspiel d’ambientazione high-tech, l'esordio alla regia dello scrittore/sceneggiatore britannico Alex Garland si concede più di un rimando al romanzo ottocentesco Eva futura, di Villiers de l'Isle-Adam.
BITTER LAKE
Il documentario di Adam Curtis sul Whabismo destruttura la linearità narrativa dei documentari mainstream per mezzo di una peculiare ipernarrazione, estremamente densa, flemmatica e analitica.
SOMETHING MUST BREAK
Il film dello svedese Ester Martin Bergsmark parte come la più eteronormativa delle storie d'amore adolescenziali per aprirsi a una riflessione sull'identità molto più sfaccettata e complessa.
FORZA MAGGIORE
La slavina che precipita sui protagonisti del film dello svedese Ruben Östlund investe di tensione corrosiva un complesso esemplare di famiglia tradizionale, mettendone allo scoperto fragilità e nevrosi.
LEVIATHAN
Zvjagintsev, al suo quarto lungometraggio, scava in profondità per realizzare il proprio quadro sulla Russia contemporanea, finendo per costringere lo spettatore all’interno del suo Leviatano.