ANDARE NEL VERSO OPPOSTO
Grazie a Viola e a La Princesa de Francia, l'argentino Matías Piñeiro si è affermato come uno dei cineasti emergenti più interessanti, autore di un cinema arioso e affascinante, geometrico e raffinato.
SCHIAVI DI TUTTI I GIORNI
Intervista al tedesco Jan Soldat, autore di corto e mediometraggi d’estetica low-fi e di rigorosa neutralità, tasselli di una tassonomia sessuale fuori norma, pudichi e rispettosi ma anche implacabili e disorientanti.
LA RESISTENZA DEI “SURE SEATERS”
La situazione delle sale d'essai negli USA, alla costante ricerca di un pubblico e di una programmazione in grado di alternare film di richiamo, oscurità artistiche e prodotti popolari che le permettano di sopravvivere.
IL VIRUS DRACULA E LA CIRCUITAZIONE ASSOLUTA
Blackhat di Michael Mann: lucido noir sulla smaterializzazione di tempo e spazio, dove ogni luogo è a portata di mano ma non c'è più nessun posto dove andare. Perché il mondo in cui viviamo non è più il nostro.
DALL’INVISIBILE AL VISIBILE
Dal romanzo di Pynchon al film di Anderson: la luce abbagliante della California svela il vizio inerente all'estate dell'amore, il tramonto di un sogno libertario in procinto di cedere il passo alla reazione.
LA SOCIÉTÉ DU SPECTACLE (1973)
A 20 anni di distanza, ricordiamo la scomparsa di Debord con la sua opera più celebre, lucida e saggistica illustrazione del mutarsi del mondo (ovvero dei rapporti tra i soggetti, nel loro complesso) in immagine.
PSYCHIATRY IN RUSSIA (1955)
Il primo film del documentarista Albert Maysles, recentemente scomparso. Realizzato in occasione di un viaggio in Russia, uno sguardo lucido e dolente alla situazione degli ospedali psichiatrici sovietici.
AFRIQUE 50 (1956)
L'atto d'accusa del regista francese, scomparso lo scorso gennaio, nei confronti della politica colonialista del proprio Paese che gli valse mesi di prigionia e la messa al bando del film per oltre 40 anni.
IFFR 2015: ISOLA SPERIMENTALE
Occhi puntati su cortometraggi e cinema d'artista in un festival nel festival dove, tra proiezioni, installazioni e performance, si è visto uno spaccato della sperimentazione audiovisiva internazionale.
IFFR 2015: IL RITORNO DEL SURREALISMO
Con la rassegna "Really? Really", il curatore Olaf Moeller indaga, ricreandolo, un paradigma solo apparentemente estinto, fornendo una risposta originale alla domanda “cos'è e dove si trova il surrealismo oggi?”.