CARNE DA MACELLO
Tsukamoto adatta il romanzo pacifista Ōoka Shōhei trasformandolo in un horror a sfondo bellico in cui si perde ogni barlume di umanità e i soldati in guerra sono solo pedine pronte per il tritacarne.
VIAGGIO AI CONFINI DEL CINEMA
Jauja di Lisandro Alonso non è solo l'odissea disperata del capitano Gunnar Dinesen alla ricerca della figlia ma anche il tentativo impossibile di modificare radicalmente la struttura del racconto cinematografico.
IL FASCINO IMPERFETTO DEL BAROCCO. PAROLA A EUGÈNE GREEN
Intervista al regista di La Sapienza, un Viaggio in Italia aggiornato ai nostri tempi, in cui la fascinazione per Borromini offre la strada verso la comprensione di se stessi e della possibilità di rigenerarsi come coppia
FANTASMI DAL CREPUSCOLO DEL REALE
Vecchiali adatta Le notti bianche esasperando il dialogo come dispositivo dostoevskijano non solo di scandaglio interiore, ma anche e soprattutto di autofiction al lavoro e romanzesca alienazione.
JÀ VISTO, JAMAIS VISTO
Kommunisten di Straub è mosso dal desiderio di dare forma al mondo, raccontandolo non attraverso la presunta neutralità delle immagini di repertorio ma tentando di fare del proprio archivio un’altra memoria.
I LIMITI DELLA SCENA E IL FUORICAMPO DEL CINEMA
Ragionando sulla relazione tra rappresentazione teatrale e messa in scena cinematografica, il giovane regista argentino Matias Piñeiro conduce un sofisticato gioco di seduzione e inganno.
LA FORESTA DELLA MEMORIA. IL CINEMA DI LAV DIAZ E PEDRO COSTA
From What Is Before e Cavalo Dinheiro: due opere lucide e potenti sulle ferite mai rimarginate di un passato coloniale e sul futuro di un cinema che non può fare a meno di guardarsi indietro.
FESSURE NEL TEMPO
Lo sforzo titanico di Diaz è quello di usare il digitale senza farsene usare, per recuperare qualcosa di molto antico e preziosamente persistente: la relazione tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda.
OGNI INQUADRATURA DIMENTICA LA PRECEDENTE
Come posseduto da forze magnetiche e oscure, Cavalo Dinheiro di Pedro Costa è una séance cinematografica che sconfina nella negromanzia, nel procedere ripetitivo e inesorabile di un rituale.
PRIMA DEL DILUVIO
In un'intervista esclusiva, il regista filippino illustra le motivazioni alla base di From What Is Before, e il legame tra la disponibilità nei confronti della fede e la vulnerabilità indotta dalle superstizioni.