IL CINEMA, DOMANI

Lorenzo Pedrazzi

Cinema e letteratura di fantascienza: una rapporto non sempre facile, testimoniato da una raccolta di interviste a 12 autori (tra cui Asimov, Ballard e Bradbury), pubblicate tra il 1962-63 su "Cinema Domani".

SCIENZA FUTURA E SPAZIO INTERIORE

B. Aldiss, I. Asimov, J.G. Ballard

All'industria del cinema manca la "consapevolezza poetica" di ciò che la science-fiction può offrire. E così le opere "fantascientifiche" più valide rimangono i capolavori sperimentali di Resnais e Buñuel.

LA MACCHINA EMPATICA

J. Blish, R. Bradbury, E.J. Carnell

Il cinema fantascientifico potrebbe istruire un vasto pubblico, non solo piacere ai letterati. Ma i risultati sono spesso deludenti: ancora non si è saputo sfruttare la "macchina cinema" per esplorare il mondo automatizzato.

CALIGARI FANTASCIENTIFICO

F. Pohl, J. Williamson, J. Wyndham

Science-fiction cinematografica? "Stupidità allo stato puro", sentenzia Wyndham. Ma non mancano originali proposte di rinnovamento, dalla satira sociale di Pohl all'apologo morale in chiave horror di Williamson.

LETTERATURA DI SPERANZA, CINEMA DISPERANTE

U. Malaguti, R. Rambelli, C. D. Simak

Antonioni maestro di fantascienza? Perché no, nell'avvilente panorama di mostri e marziani. Il cinema dovrebbe invece riconoscere la science-fiction per quello che è in realtà: una letteratura di speranza.