COLOR ME BLOOD RED: IL RISVEGLIO DEI MOSTRI

Alessandro Stellino

Finalmente in dvd anche in Italia i seminali film girati da Terence Fisher per la Hammer alla fine degli anni '50: Dracula, la creatura di Frankenstein e la Mummia tornano in vita in un lussureggiante technicolor.

L’ESORDIO DI UN DILETTANTE DI ENORME TALENTO

Claudio Di Minno

Con La colomba bianca debutta uno dei massimi cineasti del cinema ceco: František Vláčil. Autore di rottura nei confronti della “vecchia guardia”, sarà un outsider anche tra i registi della Nová Vlna.

REVUE DES REVUES: CINEMA ITALIANO E CRITICA FRANCESE NEGLI ANNI ’50

Alberto Beltrame

Il cinema italiano come cartina tornasole della critica francese negli anni Cinquanta. Uno sguardo sulle piccole riviste specializzate: tra il fascino per il “popolare” e la propensione autorialista.

DA ROMA A PARIGI

Luigi Zampa

Luigi Zampa in occasione dell'uscita di Signori in carrozza! parla dei suoi film e della situazione del cinema italiano di inizio anni Cinquanta: nessuna scuola nazionale ma personalità ben distinte tra loro.

INTERVISTA A LUCIANO EMMER

Jacques R. Balland

Entretien in stile amichevole a un regista che sembra essere uno dei nuovi grandi del cinema italiano. L'irresistibile sorriso da giovane attore di colui che s'impone come l'autore della “verità umana”.

UN GIORNO DELLA VITA

Jacques R. Balland

Una recensione di Domenica d'agosto di Luciano Emmer. Non un film qualsiasi, per chi scrive, ma il “trionfo del realismo”, compimento di un percorso intrapreso dal cinema italiano del dopoguerra.

COTTAFAVI, O IL NEO-MELODRAMMA

Claude Beylie

Vittorio Cottafavi, un cineasta ancora poco conosciuto e apprezzato nel panorama critico francese che andrebbe riscoperto. A partire dal suo caso, il critico riflette sulla conoscenza frammentaria della Storia del cinema.

MURDER BALLADS

Alessandro Stellino

Butter on the Latch e Thou Wast Mild & Lovely, presentati alla scorsa Berlinale, hanno messo in evidenza il talento di Josephine Decker, giovane regista che farà sicuramente parlare di sé negli anni a venire.

OLTRE IL CINEMA ETNOGRAFICO

Manuel Billi

Regista coerente e rigoroso, Christian Merlhiot s’interroga da sempre sui limiti del rappresentabile e sul potere immaginifico della parola. L'abbiamo incontrato per parlare del suo ultimo film.

L’ATTIMO NON È FUGGENTE

Roberto Manassero

Per Linklater il tempo è lineare ma non circolare: nel suo cinema i giorni passano, sfuggono, ma poi tornano, si ripetono, mettono a disposizione altro tempo, dando la possibilità di crescere e adeguarsi, cambiare e correggere.