THE WOLF OF WALL STREET
Consapevole dell'irrappresentabilità del capitalismo, Scorsese ne mette in scena l'effetto "anestetico", incarnato dal protagonista: non un romanzo di formazione quindi, ma solo la voracità di un corpo pulsionale.
A PROPOSITO DI DAVIS
Dietro il tono insospettabilmente empatico, i Coen scrivono un altro spietato capitolo della loro tragicommedia umana. La discesa agli inferi della mediocrità di un Barton Fink con la chitarra a tracolla.
FRANCES HA
Tra echi cinefili e cultura hipster, la coppia Baumbach-Gerwig disegna, attraverso le preoccupazioni quotidiane di un'aspirante ballerina ventisettenne, il disincantato "bildungsroman" di un'intera generazione.
12 ANNI SCHIAVO
McQueen narcotizza la barbarie della schiavitù, rendendola sopportabile e digeribile tramite una messa in scena ipercontrollata, accontentandosi di suscitare l'indignazione di circostanza del pubblico liberal (e bianco).
SNOWPIERCER
Un blockbuster intimamente meta-cinematografico, che fa dell'eterogeneità e dei propri difetti un punto di forza. Un'arca di Noè di stili, in cui si compie una sintesi unica della poetica della distopia.
LEI
Spike Jonze trasforma una vicenda romantico-distopica in un'allegoria dell'individuo contemporaneo, in precario equilibrio fra solipsismo e alienazione, alla costante ricerca di calore umano.
E AGORA, LEMBRA-ME
Il diario filmato di un anno passato tra aeroporti e ospedali. Un "quaderno esperienziale" che affastella immagini e situazioni in modo inaudito e sfrontato: cinema senza sconti, vissuto allo stato puro.
COMPUTER CHESS
Il “padrino del mumblecore” mette in scena la corsa del tecnoutopismo anni '80 verso un mondo paranoico e mistificatorio, nel quale “i giochi sono fatti” e nemmeno la fuga appare un'alternativa possibile.
UPSTREAM COLOR
L'opera seconda dell'autarchico Shane Carruth è un film ricco e complesso che unisce il cinema di genere alla meditazione sul rapporto fra uomo e natura. Un equilibrio miracoloso che rimanda a Tarkovskij e Malick.
C’ERA UNA VOLTA A NEW YORK
Gray realizza un'opera che, dietro l'affresco storico sull’immigrazione negli USA, trova l'autentico fulcro tensivo nella descrizione dei legami famigliari e nello scontro tra individualità forti e irrisolte.