LA SFINGE NEL CONGEGNO
Enigmatico, severo, minaccioso. con Riddles of the Sphinx Laura Mulvey e Peter Wollen propongono una rilettura allegorica della sfinge nell'era del post-strutturalismo e della militanza “estremista”.
IL VITALE OSCURO DELLE SCORIE DI CINEMA
Necropolis di Franco Brocani: opera capitale del cinema italiano anni 70, film di fuochi fatui ed erranze, di scorie e macerie, che rivive finalmente in un’edizione integrale e restaurata da Ripley's Home Video.
UN PIZZICO DI FOLLIA. CHARLIE CHAPLIN ALLA MUTUAL
I 12 corti che segnano la definitiva maturità dell'arte chapliniana. Protagonista, come di consueto,è il vagabondo: Grande Intruso che semina scompiglio, simbolo dell'individuo in conflitto col mondo e la società.
IL DANDYSMO DELLA MANCANZA DI GUSTO, O DEL CONSENSO
Il critico portatore di consenso esibisce la propria limitatezza di gusto come una sorta di sofferta maturità estetica: analizza il film al contrario, a partire dalle sue presunte limitazioni e non per le sfide di cui si fa latore.
COPIA CONFORME
La cinefilia è alfabetismo cinematografico: essere capaci di guardare e di leggere la storia del cinema. Ma in un'epoca contrassegnata da tesi revisioniste, l'oggetto specifico di questo culto sta scomparendo.
STRAIGHT TO DVD (PLAYER)
Un tempo la definizione "straight to video" aveva a che fare con opere cinematografiche troppo eccentriche per il pubblico mainstream. Poi, con il passaggio dal vhs al dvd, qualcosa è cambiato...
SITUAZIONE CRITICA
Ogni festival, ogni rivista, ogni università si domanda “Quale è il futuro della critica cinematografica nell’era di Internet?”. Per l'autore di The Story of Film si tratta di una rivoluzione sopravvalutata.
THE GRAND BUDAPEST HOTEL
Omaggio a Lubitsch e a un tempo mai vissuto da parte di un regista che ha sempre esibito il suo versante dandy, attratto dalla perfezione del decoro liberty e dalla centralità della prospettiva rinascimentale.
NYMPHOMANIAC (VOLUME 1)
Lars Von Trier imbastisce un film cerebrale e autocelebrativo, in cui il confine tra autorialità e culto della propria personalità si fa sempre più labile. Ancora una volta, protagoniste sono le sue paure.
IL CAPITALE UMANO
Virzì abbandona la commedia adattando un romanzo di Amidon. Ma la briosità del suo linguaggio e la vivacità dei suoi personaggi lasciano il posto a un dramma freddo e acritico, superficiale ed edificante.