ARREBATO: IL TORMENTO È L’ESTASI

Roberto Curti

L’opera-testamento di uno dei talenti più fulgidi e autodistruttivi del cinema spagnolo. Un’audace meditazione sul potere del cinema e sulla complessa e divorante relazione tra immagini e realtà.

CHRIS MARKER: CINÉ MA VERITÉ

Emanuele Tealdi

In occasione dei novant’anni di Chris Marker, Lindau ristampa il volume di Ivelise Perniola, Chris Marker o del film-saggio, con l’aggiunta di un capitolo finale dedicato agli ultimi lavori multimediali del regista di La jetée.

IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA

Daniela Persico

Sotto le sembianze di fiaba politica immersa nel sole dell’estate, il nuovo film dei fratelli Dardenne segna un passo ulteriore nella ricerca formale dei loro poemetti didattici e resistenti sulla scia rosselliniana.

HABEMUS PAPAM

Dario Zonta

Una lettura a freddo dell’ultimo film di Nanni Moretti: la marca autobiografica lascia spazio al corpo di Michel Piccoli. Si intravvede una nuova strada per il cinema dell’unico autore in grado di raccontare il Caimano.

THE HOUSEMAID

Emanuele Sacchi

Remake sui generis dell’omonimo film di Kim Ki-young, The Housemaid di Im Sang-soo porta alla ribalta un regista audace, pronto a dichiarare che nel conflitto di classe non c’è più spazio per l’anarchia.

RESTLESS

Alessandro Stellino

Gus Van Sant mette in scena il melodramma adolescenziale al tempo degli emo. Garbato e sofferente, il film è un’elegia delicata e commossa, ma anche superficiale, nei confronti della vita in attesa di essere vissuta.

CARLOS

Claudio di Minno

Assayas ritrova se stesso confrontandosi con il piccolo schermo: la serie televisiva sul rivoluzionario venezuelano, figura sulfurea che sa vivere solo il presente, travalicando il tempo dettato dalla Storia.

THE WARD

Giona A. Nazzaro

Il magistero filmico di Carpenter va ricercato al di là di una sceneggiatura ad effetto, in uno sguardo che indaga uno spazio fantasmatico per ricondurlo ai suoi indici di realtà, seguendo la lezione di Todorov.

WORLD INVASION

Pietro Liberati

Tensioni militari aprono l’era di Obama: un cupo film guerrafondaio con malefici alieni e umani senza identità. La macchina a mano tenta di dare ritmo e verità: siamo agli sgoccioli dell’estetica alla Hurt Locker.

SOURCE CODE

Gabriele Diverio

Il giorno della marmotta incontra il giorno dello sciacallo. Delude il secondo film di Duncan Jones, autore del celebrato Moon, che abbandona gli inquietanti interrogativi esistenziali per un blockbuster esplosivo.