LOVERS FF: LIBERA VITA
Il nuovo film di Tonino De Bernardi usa la sua genuinità come veicolo per abbattere ogni formalismo coatto, promuovendo un autentico amore per i suoi soggetti e un'idea diversa di mondo.
US
L'attesa opera seconda di Jordan Peele riporta nuovamente la lotta di classe al centro del contenuto cinematografico, creando un parallelismo quasi militante fra plot e sottotesto e asservendo il racconto al necessario discorso che lo sostiene.
VUOTO A RENDERE
Con Coincoin et les z’inhumains Bruno Dumont prosegue la sua analisi sul fondo oscuro e ridicolo dell’uomo moderno, trovando nella farsa il contenente ideale per riflettere una civiltà al crepuscolo spinta da se stessa verso il baratro.
LIBERARSI DAL PRESENTE
Con la scomparsa del filmmaker americano Paul Clipson il cinema underground perde una delle sue menti più vivide e innovative, capace di raccogliere l'eredità del passato e di mutarla in linfa vitale per interpretare e scrutare l'ambiguità dell'era contemporanea.
YVONNES
Nel film di Tommaso Perfetti, premiato nel 2017 a Vision du Réel, l’immagine si imprime sulla pelle del soggetto che intende raccontare, sprigionando, proprio grazie alla sua fragilità, una forza inaspettata e commovente.
TORINO 35: LA DANZA DELLA REALTÀ
Tesnota, folgorante esordio del giovanissimo Kantemir Balagov, si serve di un realismo spietato per raccontare gli angoli nascosti di un’intimità: una rivelazione che si dischiude agli occhi dello spettatore, una corsa disperata verso un amore immobile e sfuggente allo stesso tempo.
LOVERS 2018: QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO
Con i quattro cortometraggi presentati al Lovers Film Festival, quasi tutti inediti in Italia, il cinema di Bertrand Mandico rivela una ricerca rabbiosa che si alimenta grazie all’endemica imperfezione dell’essere umano, e che trova nella sua finitezza tutto il proprio compimento.
ELLA & JOHN – THE LEISURE SEEKER
Nel primo film americano di Paolo Virzì una narrazione troppo spesso stagnante non vanifica la riflessione malinconica e rispettosa sulla vecchiaia come traguardo e baratro della memoria.
LADY MACBETH
L'opera prima del regista teatrale William Oldroyd è una favola nera di soprusi e violenze, che a un ricco dedalo di richiami letterari incrocia una crudele riflessione su rivolta e lotta di classe.
UNA VITA
Il film di Brizé affronta la sfida dell'adattamento letterario e offre una versione attualizzante e fuori da ogni tempo del primo romanzo di Maupassant, attenta al racconto ma capace di sottolineare le istanze più soggettive della sua protagonista.