MFF 2021:
QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO

Mario Blaconà

Con i quattro cortometraggi presentati al Milano Film Festival, quasi tutti inediti in Italia, il cinema di Bertrand Mandico rivela una ricerca rabbiosa che si alimenta grazie all’endemica imperfezione dell’essere umano, e che trova nella sua finitezza tutto il proprio compimento.

LOCARNO 74: CORTESIE PER GLI OSPITI

Mario Blaconà

In Il faut fabriquer ses cadeaux Cyril Schäublin accantona il giudizio sociologico e liquidamente si immerge nei frammenti della distopia che riflette, mentre con Chute Nora Longatti mette a nudo le alienazioni della società attraverso una spiazzante metafora, servendosi dei corpi come inaspettati veicoli di senso.

DAU: NATASHA

Mario Blaconà

Una disamina "sui generis" di uno dei re-enactment artistici più importanti degli ultimi anni, tratto dal progetto monumentale DAU, che con sorprendente lucidità ha saputo mettere in scena le confluenze più inaspettate tra cinema e vita, nel duello perenne già perso dal Mito e già vinto dalla Storia.

LOCARNO 74:
ZEROS AND ONES

Mario Blaconà

Abel Ferrara con Zeros and Ones decostruisce un’altra storia, modellando l’interpretazione virtuosa di Ethan Hawke e una messa in scena minimale, divincolata dal cinema per poter paradossalmente crearne di nuovo.

MALMKROG

Mario Blaconà

Con la sua opera fluviale Cristi Puiu rivela la fine della narrazione come elemento in grado di arrivare fino al nucleo degli eventi, perché compromessa dalla fine ormai totale degli ultimi residui di un modernismo progressivo che si è dimostrato negli anni poco più che una pia illusione.

VEGAN ANALOGUE FILM

Mario Blaconà

Nel 2019 le registe Esther Urlus e Josephine Ahnelt hanno deciso di creare un negativo vegan in bianco e nero 16mm fatto a mano, che risulta di fatto come il primo film a base vegetale nella storia del cinema, Vegan Analogue Film. Dopo numerosi tentativi sono riuscite a produrre un’immagine. Abbiamo chiesto a Esther e Josephine cosa le ha spinte a portare avanti questo esperimento e quali implicazioni pratiche e teoriche questo possa a vere per il futuro della pellicola.

BERLINALE 71:
WHEEL OF FORTUNE AND FANTASY

Mario Blaconà

L'ultima opera di Ryusuke Hamaguchi raccoglie le istanze espressive più significative di un certo cinema realista giapponese e le rielabora attraverso alcuni giochi drammaturgici tipici della commedia degli equivoci, con lo scopo di sabotare alcuni meccanismi di condizionamento di genere che tutt’oggi affliggono la solo apparentemente evoluta cultura nipponica contemporanea.

FILMMAKER 40:
EL AÑO DEL
DESCUBRIMIENTO

Mario Blaconà

L'opera di Luis López Carrasco assume lo spessore di un vero e proprio processo rivoluzionario, ricercando uno sguardo che riesca a rintracciare l’origine del disagio della classe operaia spagnola attraverso una messa in scena atta a spostare l’occhio dello spettatore sull’importanza del tema, piuttosto che sulla bellezza, spesso fuorviante, dell’inquadratura.

FUORI FUOCO
PARTE PRIMA

Mario Blaconà

Fuori fuoco è una rubrica settimanale che la redazione di Filmidee ha ideato per riflettere sul momento di crisi che il mondo del cinema sta attraversando in seguito alla chiusura delle sale su tutto il territorio nazionale. Una valutazione che parte da questo particolare momento storico per riflettere sul peso specifico che il cinema ricopre all'interno del panorama culturale contemporaneo.

HEIMAT È UNO SPAZIO NEL TEMPO

Mario Blaconà

La ricerca sperimentale dell'ultimo lavoro di Thomas Heise attraverso una distaccata e desertica cronaca famigliare cerca di convergere verso un’origine sincera che non sia condizionata da nessun immaginario, che sia letterario, fotografico o cinematografico.