LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA
Con Trois souvenirs de ma jeunesse Desplechin riprende il protagonista di Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle) in un'avvolgente stream of consciousness sulla rielaborazione affettiva del passato.
UNA NUOVA AMICA
Tratto da un racconto di Ruth Rendell, il “film transgender” di François Ozon è percorso da un tema che da sempre alberga nel suo cinema: quello dell’ambiguità sessuale come momento di riscoperta del sé.
UTOPIA RINNEGATA
Con Red Amnesia, in concorso a Venezia 71, Wang Xiaoshuai porta a compimento una trilogia sulle conseguenze psicologiche del progetto di decentramento produttivo maoista chiamato Terzo Fronte.
IL FASCINO IMPERFETTO DEL BAROCCO. PAROLA A EUGÈNE GREEN
Intervista al regista di La Sapienza, un Viaggio in Italia aggiornato ai nostri tempi, in cui la fascinazione per Borromini offre la strada verso la comprensione di se stessi e della possibilità di rigenerarsi come coppia
PRIMO PIANO SU ME STESSO
Autore a tutto tondo, attraverso il cinema Xavier Dolan ha provato a realizzare il sogno di fare della propria vita un’opera d’arte, senza che questo stridesse con la consapevolezza di appartenere a un tempo privo di aura.
FRANCES HA
Tra echi cinefili e cultura hipster, la coppia Baumbach-Gerwig disegna, attraverso le preoccupazioni quotidiane di un'aspirante ballerina ventisettenne, il disincantato "bildungsroman" di un'intera generazione.
TOM À LA FERME
Xavier Dolan aggiorna la lezione hitchcockiana sulla perversione del guardare costruendo uno psicodramma rigoroso, nutrito con calcolo ma anche con insolita leggerezza di influenze cinefile.
THURSDAY TILL SUNDAY
Attraverso il racconto minimalista di un viaggio in automobile verso il nord del Cile, l'esordiente Dominga Sotomayor mette in scena la memoria di momenti apparentemente insignificanti dell'esistenza.
PER VOCE SOLA
Presentato in anteprima allo scorso Festival di Roma e al Festival Filmmaker di Milano, l’esordio nella fiction di Alina Marazzi, che racconta a Filmidee la realizzazione di una vera e propria sfida, sia dal punto di vista formale che contenutistico.
L’AGE ATOMIQUE
Vincitrice del premio FIPRESCI nella sezione Panorama della Berlinale 2012, una pellicola enigmatica e romanticamente disperata, che in poco più di un’ora riesce a condensare lo spleen e la vitalità dell’età inquieta.