UNA NOTA PER JEAN-MARIE STRAUB
Un'appassionata lettera di Franco Fortini a Straub-Huillet, nella quale racconta il processo di mutamento e al tempo stesso di conservazione del suo testo nell'estraniante operazione filmica con i due cineasti.
COME CORREGGERE LA NOSTALGIA?
Huillet scrive a Andi Engel l'impossibilità di esprimere le proprie intenzioni riguardo Trop tôt, trop tard e finisce per trovarne la genesi ripercorrendo la propria filmografia con l'atteggiamento dell'agrimensore.
UN ATTENTATO CONTRO LA RIPRODUCIBILITÀ DELL’OPERA D’ARTE
Con l'usuale ossessiva perizia Straub-Huillet "catalogano" le tre differenti versioni di Der Tod des Empedokles, presentando fieramente la scelta come attentato alla riproducibilità e unicità dell'opera d'arte.
UN LEONE RUGGENTE
Per la prima volta in concorso al Festival di Venezia con Quei loro incontri, Straub-Huillet, assenti, fanno arrivare tre brucianti lettere al Lido. In coda un commento alle lettere del cineasta John Gianvito.
CANNES 69/11: LE NOSTRE PALME
Si conclude un'edizione di Cannes con un concorso di buon livello e Palma d'oro a I, Daniel Blake di Ken Loach. Un film che non trova favori tra i collaboratori della rivista. Ecco a chi vanno le nostre preferenze.
CANNES 69/10: NEL REGNO DEL CINEMA
Con La mort de Louis XIV Albert Serra firma uno dei capolavori del Festival, mentre dal Concorso arrivano The Neon Demon di N. W. Refn, ormai schiavo del proprio stile, e il malinconico After the Storm di Kore-eda Hirokazu.
CANNES 69/9: ILLUMINAZIONE INTIMA
Concorso: delude l'opprimente Juste la fin du monde di Xavier Dolan, mentre si conferma su grandi livelli Cristian Mungiu con Bacalaureat. Il bellissimo Mimosas invece, si aggiudica il Gran Prix della Semaine de la Critique.
CANNES 69/8: LA PROMESSA INFRANTA
Se La fille inconnue dei Dardenne convince a metà, il Concorso vede il ritorno del miglior Brillante Mendoza con Ma' Rosa, mentre Fuori Concorso Le Cancre segna il meritato esordio sulla Croisette di Paul Vecchiali.
CANNES 69/7: PRESENZE ESTRANEE
Luci alterne per il settimo giorno del concorso cannense: scintillante quella del seppur fischiatissimo Personal Shopper di Olivier Assayas, piuttosto opaca quella di Julieta di Pedro Almodovar.
CANNES 69/6: POESIA PER IMMAGINI
Larraín con Neruda e Jarmusch con Paterson illuminano rispettivamente la Quinzaine e il Concorso, segnando un'altra ottima giornata del Festival, nella quale si fa notare anche L'économie du couple di Lafosse.