CINEFILIA, IL VIDEOSAGGIO E “CHAOS CINEMA”

Matthias Stork

L'autore del più interessante studio visivo sul cinema d'azione contemporaneo riflette su una pratica sempre più in uso tra gli accademici americani. La rivelazione di un nuovo modo di entrare in contatto con l'oggetto filmico.

DE HUMANI CORPORIS FABRICA

Andrea Bruni

L'uomo che volle farsi Dio: Charles Laughton nei panni del dottor Moreau, elegante mostro-
gentiluomo nato dalla penna H.G. Wells, protagonista de L'isola delle anime perdute, torbido e
censuratissimo horror datato 1932.

IL CINEMA CHE SOGNA LE SUE VITE PASSATE

F. Boille, T. Isabella, A. Stellino

Una breve conversazione con il regista tailandese Apichatpong Weerasethakul, presidente di giuria all'ultimo Festival di Locarno. Lo svelamento dell'artificio, la spontaneità della creazione artistica e il tempo della memoria.

I FILM PIÙ IMPORTANTI DEL 20° SECOLO NON LI ABBIAMO ANCORA VISTI

Nicole Brenez

Il provocatorio intervento della programmatrice francese sui risultati del poll di Sight & Sound. Un canone alternativo che deve essere ancora scritto: da Muybridge a Jia Zhang-ke, passando per Boltanski e Grandrieux.

L’APOCALISSE NON È LA FINE

Francesco Boille e Alessandro Stellino

Un lungo incontro con Joao Pedro Rodriguez e Joao Rui Guerra da Mata sul loro ultimo film "The Last Time I've Seen Macao", presentato in Concorso a Locarno. Rilucente fantasma del cinema portoghese.

USA: 5 PEZZI FACILI

Boille, Isabella, Nazzaro, Persico, Stellino

Nella selezione locarnese di quest'anno il cinema statunitense low budget si è dimostrato particolarmente vitale e scanzonato. Prendendo le forme della commedia, cinica e stralunata, alcuni giovani registi hanno colpito nel segno.

VENEZIA 69: ORIZZONTI PERDUTI

Daniela Persico e Alessandro Stellino

La nuova direzione di Alberto Barbera punta alla qualità, diminuendo il numero di opere e privilegiando il cinema di finzione. Più film sono stati comprati dai distributori italiani, ma Venezia ne esce realmente rafforzata?

NOTE SULLA TEORIA DEGLI AUTORI NEL 1962

Andrew Sarris

Sarris propone la sua concezione della Politique des auteurs, senza schematismi o dogmi. Tecnica,
stile personale, significato interiore: i presupposti che distinguono un regista da un simil-scimpanzè
alla macchina da presa.

IL REGISTA, NEL SUO REGNO, NON DETTA LEGGE

Andrew Sarris

Di cosa parliamo quando parliamo di "Autore"? Una disamina accurata e puntuale della questione
autoriale in ambito cinematografico, essenziale in un tempo in cui l'arte è minacciata dalla tendenza
imperante all'impersonalità.

10 REGISTI

Andrew Sarris

Un estratto dall'opera più celebre di Sarris, The American Cinema. Perentori come epitaffi, i giudizi
del grande critico americano restano a tutt'oggi la massima espressione della teoria degli autori
applicata al cinema statunitense .