LA GUERRA DEI MONDI

Orson Welles

A cento anni dalla nascita, proponiamo una serie di testi scritti o pronunciati da Orson Welles (1915-1985). Nel primo il regista rievoca, a distanza di anni, la beffa radiofonica che nel 1938 gli spalancò le porte di Hollywood.

IL SIGNIFICATO DI “ROSEBUD”

Orson Welles

Mentre si prepara al debutto di Citizen Kane, Welles delinea il progetto dell'opera e le sue motivazioni: raccontare mezzo secolo di storia americana attraverso lo sfaccettato ritratto di un magnate della stampa.

CREPUSCOLO NELLO SMOG

Orson Welles

All'indomani di Touch of Evil, suo ultimo film americano, Welles traccia un ritratto affettuoso e sarcastico di Hollywood :“Non me ne sono sono mai lamentato, anche se non mi sento uno dei principali beneficiari del sistema”.

MA ALLORA DOVE ANDIAMO?

Orson Welles

Welles dialoga a distanza con i “movie brats” che hanno preso il comando dell'agonizzante Studio System: pur auspicando l'avvento di una nuova stagione creativa, li invita a non cadere nel “mito” dell'Autore-demiurgo.

RE LEAR. PROPOSTA PER UN FILM

Orson Welles

Uno degli ultimi progetti di Welles, pensato nei primi anni '80 e rimasto sulla carta, nel quale il regista si rivolge nuovamente all'opera di Shakespeare per scandagliare i temi prediletti: il potere, la vecchiaia, la morte.

STORIE RACCONTATE TRE VOLTE

Miguel Gomes

Breve diario della lavorazione del film: dalla formazione del "Comitato Centrale" di ricerca fino alla decisione di dividere l'opera in tre parti, il tutto sorretto dalla folle idea di raccontare la crisi per mezzo di una fiaba.

GIOCASTA DI PIOMBO AL TEMPO DELLA GRANDE DEPRESSIONE

Alex Swan

Il clan dei Barker di Roger Corman è un gangster movie edipico dominato da una figura di madre possessiva e sanguinaria che detta legge sui suoi quattro figli banditi (tra i quali un giovanissimo Robert De Niro).

GIOCARE A CARTE SCOPERTE

Roberto Minervini

Il cineasta racconta la gestazione del film ed espone il proprio "metodo": la necessità di conoscere i propri limiti e il timore del fallimento, ma anche la fragile tensione tra il controllo della materia filmata e il lasciarsi andare.

PSICANALISI DELLA SPIAGGIA

André Bazin

Cannes 1947. Tra una proiezione e l'altra, il critico transita sulla spiaggia della Croisette, e trova nella sua stessa condizione di pesce fuor d'acqua in mezzo a quel lusso una profonda verità su cosa sia il cinema.