CANNES 72: FILMARE IL VOLTO DEL POTERE
Con On va tout péter Lech Kowalski porta alla Quinzaine la cronaca appassionata dell’occupazione di una fabbrica francese; in Concorso colpisce, pur negli eccessi, l'estro di Kleber Mendonça Filho, ancora alle prese col sottotesto politico brasiliano.
CANNES 72: ONLY DEAD LEFT ALIVE
Pochi e stentati gli applausi che hanno accompagnato i titoli di coda del film d’apertura del 72° Festival di Cannes, The Dead Don’t Die di Jim Jarmusch. Segno di una manifestazione che andrebbe ulteriormente svecchiata per non trasformarsi in un parterre di morti viventi.
ISREAL 2019: KABUL, UN RITRATTO UMANO
Intervista a Aboozar Amini, in concorso a IsReal col suo primo lungo documentario Kabul, City in the Wind: un film che è un ritorno al natio Afghanistan per trascendere la rappresentazione della capitale che i media hanno costruito negli ultimi anni.
ISREAL 2019: IMPREVEDIBILE FUORICAMPO
Intervista a Yalda Afsah, vincitrice della quarta edizione di IsReal. Attraverso un linguaggio poetico e un'estetica surreale, il suo cortometraggio Tourneur conduce a una dimensione rituale e inaugura una trilogia sul rapporto ancestrale tra uomo e animale.
I MAGNIFICI 10: ROBERTO MINERVINI
Il regista di Che fare quando il mondo è in fiamme?, in sala dal 9 maggio, sceglie i dieci film che ne hanno segnato la formazione professionale e l'apprendistato cinefilo. Una lista incendiaria, che va da Barbara Loden a Masao Adachi e Rogério Sganzerla.
I MAGNIFICI 10: MIGUEL GOMES
Abbiamo chiesto a 10 tra i più importanti registi contemporanei di indicarci altrettanti film che ne hanno segnato l'amore per il cinema e il percorso professionale. Cominciamo con il regista di Tabu e Arabian Nights, che ha scompaginato le carte giocando al rilancio.
VENEZIA 68: LA CONTESTAZIONE
Ripubblichiamo tre testi intorno alla Mostra di Venezia del 1968, anno di contestazioni che non lasciò indenne il festival. L'allora direttore Luigi Chiarini raccolse in un volume gli interventi polemici e quelli a difesa, firmando l'introduzione che qui riportiamo.
VENEZIA 68: LA CONTESTAZIONE
Il redattore capo dei Cahiers du Cinéma anticipa gli esiti della contestazione globale che colpiranno a breve la Mostra di Venezia e sostiene la necessità di un dibattito aperto sulla natura del cinema politico, indipendente e anti-conformista.
VENEZIA 68: LA CONTESTAZIONE
"Riformare i festival è scopo vano, puro dilettantismo, se non si mettono prima in questione le strutture commerciali attuali del cinema". Sulla rivista francese, nel novembre 1968, viene pubblicato un testo collettivo scritto a caldo dopo la discussa edizione del festival.
IL TEMPO NECESSARIO
Intervista ad Alberto Fasulo che, con Menocchio realizza un esordio personalissimo nella finzione, caratterizzato da una forza cinematografica inattesa, capace di vivere oltre i limiti dello schermo e la durata della visione, testimonianza di un’avventura cinematografica unica e radicale.