Emanuele Tealdi

A dispetto della compostezza delle sue immagini, il film di Ozon si presenta come un'opera stratificata e dai segni plurimi, in cui l'attrazione fatale per una donna borghese si traduce nel desiderio di racconto e di raccontare.

Presentato a Venezia Orizzonti, il film di Haifaa Al-Mansour è il primo in Arabia Saudita ad essere girato da una donna, che con tocco leggero, sa costruire ambienti e personaggi. Una piacevole sorpresa.

Orso d'argento a Berlino 2012, un buon film, semplice e chiaro, che sconta purtroppo il tentativo (non riuscito) di emulare il cinema dei Dardenne: il rigore stilistico non va confuso con il freddo didascalismo.

Un claustrofobico bianco e nero, i personaggi immobili tra le macerie sotto un cielo opprimente. La Cineteca di Bologna edita il primo di due cofanetti dedicati alla memorabile televisione cinica di Ciprì e Maresco.

In occasione dei novant’anni di Chris Marker, Lindau ristampa il volume di Ivelise Perniola, Chris Marker o del film-saggio, con l’aggiunta di un capitolo finale dedicato agli ultimi lavori multimediali del regista di La jetée.