VIDEOCLIP PLAYLIST 2022
Vogliamo proporvi una classifica parziale dei videoclip più interessanti del 2022, che non elencheremo in ordine di qualità o preferenza, ma come la scaletta di una playlist da guardare e ascoltare insieme.
MARINER OF THE MOUNTAINS
Alla ricerca delle tracce paterne, il regista Karim Aïnouz esplora l'Algeria con riservato pudore. Punteggiato da dubbi e piccole epifanie, un viaggio in forma di documentario capace di contagiosa umanità.
VIDEOCLIP PLAYLIST 2021
Vogliamo proporvi una classifica parziale dei videoclip più interessanti del 2021, che non elencheremo in ordine di qualità o preferenza, ma come la scaletta di una playlist da guardare e ascoltare insieme.
THE TSUGUA DIARIES
Evento di apertura del Festival, il film di Miguel Gomes e Maureen Fazendeiro è la risposta più gioiosa che il cinema poteva offrire in questo tempo pandemico, ponendosi come atto di liberazione creativa, sperimentazione, laboratorio dell'immaginario e strumento fondamentale della vita.
DIVINAZIONI
Presentato nel Concorso Internazionale Lungometraggi del 61° Festival dei Popoli, il film di Leandro Picarella appare come un documentario sul tema della superstizione, ma si rivela a poco a poco un sofisticato film sulla precarietà delle certezze umane.
I GIGANTI
Bonifacio Angius costruisce un film radicale e dunque difficile da digerire e categorizzare, che ci riporta su un piano della narrazione statico e selvatico, dove l'accenno a un possibile canovaccio si riduce al susseguirsi di battute balbuzienti, inevitabilmente rivolte ad una fine già incombente dall'inizio.
SPROFONDO, SORVOLO
A partire dal suo ultimo film, Il buco, presentato e premiato al Festival di Venezia, una conversazione con Michelangelo Frammartino sulla dura esperienza delle riprese, l'etica dello sguardo e la dimensione dell'evento imprevisto.
LOCARNO 74:
I GIGANTI
Bonifacio Angius costruisce un film radicale e dunque difficile da digerire e categorizzare, che ci riporta su un piano della narrazione statico e selvatico, dove l'accenno a un possibile canovaccio si riduce al susseguirsi di battute balbuzienti, inevitabilmente rivolte ad una fine già incombente dall'inizio.
UN ALTRO GIRO
Cosa dovrebbe scandalizzare tanto dell'ultimo film di Thomas Vinterberg? Nulla. Il film vincitore dell'Oscar come miglior straniero è debole e privo di eccessi, nonostante venga presentato al pubblico come un'opera controversa e provocatoria.
THE WOMAN WHO RAN
Più che una dichiarazione d'intenti, il cinema di Hong Sang-soo assomiglia a un invito a casa di un'amica, sorseggiando tè e pensando assieme a quanto vola il tempo senza accorgersene. Come accade non a caso anche in The Woman Who Ran, in cui il sottotesto coincide perfettamente con la trama.