PAOLO BERTOLIN
Palma d’oro: Shoplifters di Hirokazu Kore’da
Migliore regia: Long Day’s Journey Into Night di Bi Gan
La rivelazione: Sofia di Meyem Benm’Barek e El Angel di Luis Ortega
Il film politico: Donbass di Sergei Loznitsa, il terzo episodio di 10 Years in Thailand di Chulayarnnon Siriphol, Samouni Road di Stefano Savona e Whitney di Kevin Macdonald
Il film atteso che ha deluso le aspettative: Burning di Lee Chang-dong
La scena cult: tutto Un couteau dans le coeur di Yann Gonzalez
La battuta indimenticabile: “Cammina leggera! Happy hour!” (Giuseppe Battiston in Troppa grazia di Gianni Zanasi)
Menzione speciale per la canzone: La versione spagnola di Non ho l’età in El Angel di Luis Ortega
PIETRO BIANCHI
Palma d’oro: Shoplifters di Hirokazu Kore’da
Migliore regia: Jia Zhang-ke per Ash Is Purest White
La rivelazione: Burning di Lee Chan-Dong
Il film politico: En Guerre di Stéphane Brizé
Il film atteso che ha deluso le aspettative: Under the Silver Lake di David Robert Mitchell
La scena cult: in Burning di Lee Chang-dong, l’immagine del fantasma di Jongsu bambino che guarda il fuoco sorridendo (1-2 secondi che cambiano completamente il senso del film)
La battuta indimenticabile: “In the negative you can see the Real in the demonic quality of light” (The House That Jack Built di Lars Von Trier)
MARCO GROSOLI
Palma d’oro: Shoplifters di Hirokazu Kore’da
Migliore regia: Burning di Lee Chang-dong
La rivelazione: Die Stropers di Etienne Kallos
Il film politico: Donbass di Sergei Loznitsa
Il film atteso che ha deluso le aspettative: Diamantino di Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt
La scena cult: l’associazione tra le esecuzioni dell’ISIS e il sesto episodio di Paisà in Le Livre d’image di Jean-Luc Godard
La battuta indimenticabile: “Meno sai, meno dovrai dimenticare” (Long Day’s Journey Into Night di Bi Gan)
FRANCESCO GIAI VIA
Palma d’oro: Lazzaro felice di Alice Rohrwacher
Migliore regia: Shoplifters di Hirokazu Kore’da
La rivelazione: Leto di Kirill Serebrennikov
Il film politico: Lazzaro felice di Alice Rohrwacher
Il film atteso che ha deluso le aspettative: BlackKklansman di Spike Lee
La scena cult: la danza al tramonto di Burning di Lee Chang-dong
FRANCESCA MONTI
Palma d’oro: Shoplifters di Hirokazu Kore’da
Migliore regia: Ash Is Purest White di Jia Zhang-ke
La rivelazione: Wildilife di Paul Dano
Il film politico: Le livre d’image di Jean-Paul Godard
Il film atteso che ha deluso le aspettative: Donbass di Sergey Loznitsa
La scena cult: L’approccio al cinema di Plaire, aimer et courir vite di Christophe Honoré
La battuta indimenticabile: “God Bless White America” (in BlackKklansman di Spike Lee)
GIONA NAZZARO
Palma d’oro: Un couteau dans le coeur di Yann Gonzalez
Migliore regia: Plaire, aimer et courir vite di Christophe Honoré
Il film politico: Dogman di Matteo Garrone
Delusione: Capharnaüm di Nadine Labaki
Scena cult: la musica che se ne va in Lazzaro felice
La battuta indimenticabile: “Même chez les communistes, l’argent compte plus que tout le reste”
(Le Livre d’image di Jean-Luc Godard)
DANIELA PERSICO
Palma d’oro: Lazzaro felice di Alice Rohrwacher
Migliore regia: Un couteau dans le coeur di Yann Gonzalez
La rivelazione: Un violent désir de bonheur de Clément Schneider e Teret di Ognjen Glavonić
Il film politico: Dead Souls di Wang Bing
Delusione: Plaire, aimer et courir vite di Christophe Honoré
Scena cult: i pechinesi giganti che prendono il posto dei giocatori nel campo da calcio di Diamantino di
Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt
La battuta indimenticabile: lo stoico silenzio di Wiktor in Cold War di Pawel Pawlikowski
GIAMPIERO RAGANELLI
Palma d’oro: Le Livre d’image di Jean-Luc Godard
Migliore regia: Hirokazu Kore’da per Shoplifters
La rivelazione: Gongjak – The Spy Gone North di Yoon Jong-Bing
Il film politico: Dead Souls di Wang Bing
Il film atteso che ha deluso le aspettative: Long Day’s Journey Into Night di Bi Gan
La scena cult: i momenti di Ash Is Purest White con la canzone di The Killer cantata da Sally Yeh
La battuta indimenticabile: “Papà, metti lacca e poi pettina, e alza la cresta!” (Dogman di Matteo Garrone)
EMANUELE SACCHI
Palma d’oro: Shoplifters di Hirokazu Kore’da
Migliore regia: Shoplifters di Hirokazu Kore’da
La rivelazione: Wildilife di Paul Dano
Il film politico: Dead Souls di Wang Bing
Il film atteso che ha deluso le aspettative: Leto di Kirill Serebrennikov
La scena cult: Agguato e sparatoria di Ash is Purest White di Jia Zhang-ke
La battuta indimenticabile: “Le propre de l’homme, c’est de penser avec les mains” (Le livre d’image di Jean-Luc-Godard)
SIMONE SPOLADORI
Palma d’oro: Dogman di Matteo Garrone
Migliore regia: Lee Chang-dong per Burning
La rivelazione: Border di Ali Abbasi
Il film politico: Leto di Kirill Serebrennikov
Il film atteso che ha deluso le aspettative: The House that Jack Built di Lars Von Trier
La scena cult: il malinconico finale di Cold War di Pawel Pawlikowski
La battuta indimenticabile: “And that motherfucker did not denounce the motherfucking Klan, the alt-right, and those Nazi motherfuckers” (Spike Lee a proposito di Donald Trump durante la conferenza stampa di BlackKklansman).
ALESSANDRO STELLINO
Palma d’oro: Dogman di Matteo Garrone
Migliore regia: Alice Rohrwacher per Lazzaro felice
La rivelazione: In My Room di Ulrich Köhler e Climax di Gaspar Noe
Il film politico: Le Livre d’image di Jean-Luc Godard
Il film atteso che ha deluso le aspettative: Under the Silver Lake di David Robert Mitchell
La scena cult: gli omicidi in Un couteau dans le coeur di Yann Gonzalez
La battuta indimenticabile: “Volevo essere Max Ophüls… e invece sono Joy D’Amato!” (Ultra Pulpe di Bertrand Mandico)
ALESSANDRO UCCELLI
Palma d’oro: Cold War di Pawel Pawlikowski
Migliore regia: Stephane Brizé per En guerre
La rivelazione: Sofia di Meyem Benm’Barek
Il film politico: BlackKklansman di Spike Lee
Il film atteso che ha deluso le aspettative: Under the Silver Lake di David Robert Mitchell
La scena cult: Lucia e la Madonna che si menano in Troppa grazia di Gianni Zanasi
La battuta indimenticabile: “Dipende tutto dall’interlocutore” (Matteo/Scamarcio in Euforia di Valeria Golino)