Le fondamenta del Palazzo traballano. Si smantellano le impalcature in tempo per la festa ma le crepe rimangono, ferite incise nel corpo dell’Arte da un Potere tipicamente italiano.
Ma forse il Palazzo è davvero Incantato.
Nonostante l’amianto, le polemiche e la crisi, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia arriva alla sua sessantottesima edizione con una programmazione proteiforme – traguardo della direzione di Marco Müller – capace di attrarre i grandi autori, ma anche di lasciare ampio spazio a un cinema di ricerca, poco utile a risanare le crepe del Palazzo ma necessario per la sopravvivenza della Settima Arte.
Uno sforzo che merita di essere premiato, prima di essere rimpianto; se non fosse che sulle pagine dei quotidiani la critica cinematografica sembra aver definitivamente abdicato a favore della cronaca, del pettegolezzo e dell’opinionismo. Per questo, Filmidee, nonostante la sua vocazione all’approfondimento, sceglie di “occupare” il Lido con un reportage giornaliero che metta in primo piano la qualità della selezione e il rigore nella ricerca, cercando di avversare l’uniformità mediatica e la sua corrente omologante.
Senza trascurare le opere in competizione (gli attesi film di Cronenberg, Sokurov, McQueen, Arnold, Solondz, Lanthimos, Ferrara, Friedkin…) e gli omaggi di rilievo (su tutti, l’atteso film testamento di Nicholas Ray We Can’t Go Home Again), lo sguardo sarà rivolto soprattutto alla sezione che esprime un concetto di ricerca in linea con i nostri propositi: Orizzonti, nella sua felice apertura ai cortometraggi, ai film sperimentali, al cinema del reale e alle opere di ricerca. Partendo dalle immagini libere e sovversive del cinema italiano underground, cui è dedicata la retrospettiva di quest’anno, ricomporremo una mappatura in continuo movimento delle correnti, più o meno sotterranee, che animano Venezia 68.
Anche per questo, siamo felici di presentare ufficialmente Filmidee all’interno della manifestazione: venerdì 2 settembre alle ore 19, presso il Club Orizzonti, discuteremo del futuro della cinefilia e del ruolo della critica nell’era di Internet, presentando il secondo numero della rivista, in uscita il 1 ottobre 2011.
Interrogarsi sull’essenza del cinema sembra essere diventata una questione superflua, ma in realtà resta l’unica sulla quale schierarsi e, volenti o nolenti, “i critici che rifiutano di trasformarsi in cheerleader sottopagate saranno costretti a diventare storici, per non dire archivisti, bricoleurs, esperti, impresari, combattenti guerriglieri contro gli agglomerati e, in generale, maestri di ciò che nel Palazzo Incantato è noto come controprogrammazione” (J. Hoberman).
Daniela Persico / Alessandro Stellino